Genoa, Marco Rigoni: “Un onore giocare nella squadra più antica d’Italia”

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«Segnare quel gol è stata una sensazione fantastica che non dimenticherò mai. L’ho provata in uno stadio speciale che dà tanti brividi». Marco Rigoni ha raccontato in un’intervista a “We are Genoa” in onda su Telenord le sensazioni provate dopo il gol vincente domenica scorsa contro la Lazio. «Mio figlio mi ha fatto rivedere più volte il gol – prosegue il giocatore del Genoa – e ho provato ancora quella bellissima sensazione. Per una concomitanza di situazioni, domenica è stata la giornata perfetta, un giorno fantastico che non dimenticherò». I tifosi vogliono conoscere come ha fatto a ingannare i difensori della Lazio, veri e propri “giganti”: «Sono un centrocampista che ama gli inserimenti all’improvviso – spiega Rigoni – per questo sono riuscito a prevalere su quelli alti un po’ di centimetri più di me».

Che tipo di ambiente ha trovato a Pegli? «La classifica non è facile, ma ho trovato un ambiente equilibrato – commenta il giocatore rossoblù . e le premesse per fare bene. Ognuno di noi, tra quelli arrivati per ultimi, sa che per ottenere l’eventuale riconferma non dovrà pensare a se stesso, ma al gruppo. Che giochi o no. Quel che conta è raggiungere l’obiettivo della salvezza. A quel punto, si potranno tirare le somme e fare altre considerazioni». Rigoni ha ritrovato un suo vecchio compagno della Triestina, Ciccio Bega che è dirigente della società di Enrico Preziosi: ha giocato anche con Ferronetti e Cassani. E racconta: «Da avversario ho sempre avuto rispetto del Genoa, dei suoi tifosi: sapevi, quando giocavi contro il Genoa, di avere davanti la squadra più antica d’Italia». Conclude con una dichiarazione d’amore per il Genoa: «Fare parte di questo club, di questa storia è qualcosa di gratificante».

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]