Genoa, Preziosi: “Prima di dare giudizi bisogna essere all’interno di certe situazioni”

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«Ho deciso di non commentare la vicenda del deferimento. Mi difenderò nelle sedi appropriate davanti alla giustizia sportiva». Inizia così il suo sfogo sconsolato il presidente del Genoa Enrico Preziosi, in collegamento telefonico con la trasmissione di Telenord “We are Genoa”, dopo la notizia del deferimento per le vicende di Genoa-Siena. Nonostante la premessa, il numero uno rossoblù svolge alcune considerazioni, a cominciare da quanto accadde in campo quel 22 aprile. «A me non piace fare la vittima, però devo dire che, come hanno fatto alcuni commentatori, prima di dare giudizi bisogna essere all’interno di certe situazioni».

Preziosi ha ricordato l’episodio del derby del 2004 a Roma: «Vorrei sapere come mai si parla sempre di Genoa-Siena, mentre del derby di Roma interrotto dai tifosi non se ne parla mai. In quella gara Totti andò a parlare con i tifosi e girò la voce del bambino morto, ma non era vero nulla. Non furono presi provvedimenti: invece il Genoa deve sempre pagare». Il presidente ribadisce le sue decisioni prese durante la gara contro il Siena: «Sono stato l’unico presidente con le palle che è sceso in campo per affrontare la situazione. E cos’è accaduto? Sono stato deferito: insomma cornuto, mazziato e offeso. Ma che razza di Italia è questa?». Difende i giocatori: «Non sono dei vigliacchi e li difenderò per tutta la vita». Il conduttore di “We are Genoa”, Pinuccio Brenzini, gli chiede se qualche collega gli ha espresso solidarietà: «Nessuno» risponde il presidente. E conclude: «Basta parlare in modo inappropriato del Genoa. Non me ne andrò dal Genoa fino a quando non sarà in mani sicure. La società continua il suo progetto».

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]