Giovanni Tedesco: «Quel Bari – Genoa del 2004? Segnai un gol a modo mio»

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Passano gli anni, ma il Grifone non passa mai. Sembra ieri e sarà domani. Bari – Genoa, stagione 2004-2005: il Grifone centra il primo successo esterno della stagione, 1-0 sui “galletti”, grazie a un gol di Giovanni Tedesco. Un gol in perfetto “stile-Tedesco”: inserimento sul secondo palo e Gillet beffato insieme a tutta la retroguardia. L’ex capitano del Genoa (oggi team manager del Palermo) è stato intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, raccontando di quel gol che è valsa l’ultima vittoria esterna a Bari e non solo.

Giovanni Tedesco, ricorda quel Bari – Genoa?
«Se non ricordo male, nella trasferta precedente a quella partita avevamo pareggiato 2-2 a Perugia. Affrontavamo una buona squadra. Noi eravamo una formazione fortissima, basta pensare ai nomi che la componevano. Siamo riusciti a vincerla grazie a un gol a modo mio: mi sono inserito sul secondo palo e l’ho messa dentro».

Un gol dei suoi, un marchio di fabbrica…
«Io di gol in quel modo ne ho fatti tanti. Ce ne sono pochi di giocatori, adesso, che sfruttano quelle palle sporche, credendoci sempre. Sarà un ambiente diverso, quello della prossima sfida: quella partita si giocò in serie B, c’era più entusiasmo, mentre oggi il Bari è una squadra in difficoltà. Mi è capitato di leggere l’intervista a Milanetto e sono d’accordo con lui sul fatto che questa non è una partita da snobbare».

Tre giorni dopo il derby. La testa in questi casi può andare oltre l’imminente sfida?
«Questa è una bella domanda, anche perché il derby potrebbe salvare la stagione delle due squadre. Il Genoa tra infortuni e cambio di allenatore ha avuto qualche difficoltà, un po’ come la Samp, che ha patito cessioni importanti».

Lei a Genova ha vissuto un’esperienza a dir poco completa: è stato capitano, ha indossato la maglia numero 6 che fu di Signorini ed è stato l’idolo dei tifosi, ma non ha mai giocato un derby. Le manca un po’ questa cosa?
«Per me è stata un’esperienza fantastica, perché, a mio avviso, certe emozioni te le da soltanto quella maglia e quella Gradinata. Poter giocare nel Genoa, con la maglia del Genoa, è una sensazione unica che ho avuto la fortuna di vivere e che auguro a ogni calciatore di vivere. Indossare la maglia numero 6 di Signorini, poi, è stato un onore. Purtroppo sono andato via in malo modo. Ho sbagliato, perché la gente mi ha dato tanto in quegli anni e sarebbe stato giusto ringraziare tutti, ma non l’ho fatto. So che adesso sembra facile dirlo…».

Adesso può farlo. Faccia finta di doversi rivolgere a un tifoso rossoblù…
«Io sono rimasto tifoso del Genoa. Sono riconoscente alla famiglia Preziosi. Ogni tanto ci sentiamo con Fabrizio. Poi lì c’è un allenatore che stimo molto come Davide Ballardini».

Lei lo ha avuto a Palermo. Qui Ballardini ha dovuto raccogliere la pesantissima eredità di Gasperini. Pensa che sia l’uomo giusto per riportare in alto il Genoa?
«Sicuramente Gasperini ha scritto pagine indelebili della storia del Genoa, ma ora è giusto mettere da parte i ricordi e pensare che il Genoa ha un ottimo allenatore. Sono convinto che tutto dipenderà dalla passione del presidente: lui è innamorato, è tifoso del Genoa. Sono certo che a giugno farà un mercato importante. Ballardini è una garanzia».

Oggi nel Genoa militano ancora due suoi ex compagni in rossoblù, vale a dire Marco Rossi e Alessio Scarpi. Immaginava che sarebbero diventati due bandiere di questa società? In particolare Rossi, che ha ereditato da lei la fascia di capitano…
«Come detto prima, sono orgoglioso e felice di aver portato quella fascia e quella maglia, che non è di una società qualunque. Su Marco non sono felice, ma più che felice: ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla maglia, oltre a essere un grande calciatore. Non è mai stato convocato, ma ha dimostrato di essere un giocatore da Nazionale. Su Alessio penso non ci siano dubbi sulla sua persona e sulla sua professionalità».
Tedesco si congeda con un «Forza Genoa», un incoraggiamento espresso in maniera non costruita, ma spontanea. Spontanea come i suoi gol, come il suo credere in quei “palloni sporchi” che possono regalare una vittoria.
Fabio Aronica
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Il tabellino dell’ultima vittoria del Genoa a Bari (si ringrazia www.akaiaoi.com)
10 Ottobre 2004 Bari – Stadio San Nicola
BARI – GENOA 0 – 1 (0 – 1)
Rete: 37′ Tedesco.
BARI: Gillet, Dou Dou, Sibilano, Bianconi, Anaclerio (60′ Pagana) Carrus Gazzi Goretti (46′ Scaglia) La Vista, L.Anaclerio (69′ Santoruvo), Motta. All: Carboni
GENOA: Scarpi, Lamacchi, Sottil, Stellini, Tosto, Lazetic, (80′ Rimoldi), Tedesco, Zanini (69′ Gemiti), Lamouchi, Makinwa (86′ Stellone) Milito. All: Cosmi. Arbitro: Saccani di Mantova.
Espulso: 90′ Milito. Spettatori: 4.454

[Redazione Pianeta Genoa 1893 – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]