Grifone con le Ali Spiegate?

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Zena, bar dello Sport di un pomeriggio invernale. Mentre la parte blucerchiata della lanterna, sorniona, tenta di scacciare i fantasmi di un derby appena perso e di una stagione deludente, c’è un’altra metà che gongola. In questi giorni l’unica temperatura che è scesa ‘Giù al Nord’ è quella del termometro che segna quei pochi gradi positivi vicini allo zero. Già perchè Genova è un po’ il sud del nord. Giochi di parole a parte, la temperatura dei bar ed il volume delle chiacchiere della gente sono in costante ascesa, segnali di una stagione rilanciata da strabiliante colpo da biliardo di tal giocolier Rafinha e accesa dalla “remuntada” sui giallorossi. Insperate forti sensazioni.

Chi lascia il vecchio per il nuovo…

Poche settimane addietro si respiravano le insidie e le incertezze di una squadra decisamente ristrutturata dagli ennesimi vezzi di Patron Preziosi. Incertezze dovute alla mancanza di un’idea di gioco ben definita; al recente e doloroso divorzio dal fidanzato Gasperini; a risultati altalenanti in casa ed in trasferta. Insomma tutte le premesse per iniziare ad accantonare qualunque velleità.

Il calcio è strano però e le cose cambiano in fretta. Il rimpasto del mercato sembra avere effetto, ed i fatti lo dimostrano. I fatti! Se poche giornate sono decisamente poche per formulare un giudizio, ci sono degli importanti indizi che ci fanno credere che in casa del vecchio cuore rossoblù sia cambiato qualcosa. A conferma del fatto che cambiare il vecchio per far posto al nuovo in alcuni casi è utile e quanto mai necessario. Questa volta il cambiamento ha dato la scossa! Vediamo come…

Inversione di rotta

Partiamo dai numeri delle ultime giornate. 15 Gennaio: in casa contro l’effervescente Udinese arriva un pesante 2-4 con tanto di contestazione. Da qui, eccezion fatta per la sconfitta di Firenze (1-0) solo risultati utili tra cui un pareggio importante con il Milan e le recenti vittorie contro Samp e Roma. Il rendimento tra le mura amiche (incluso il derby) è da vertici: a Febbraio 10 punti in 4 partite, il Genoa a 35 punti. Balcone con vista sull’Europa League. Sogni? Beh raggiungere il traguardo sarà difficile ma visto che sopra Juve, Palermo e Roma scricchiolano, credere in un’impresa non è pura utopia.

E per il salto definitivo, la continuità di risultati deve proseguire tra casa e trasferta. Fuori casa, il Grifone non vince dalla trasferta dal 5 Dicembre (1-3 a Lecce). Il dato più rassicurante per l’elefante è inoltre che il gol in trasferta manca proprio da quella data che si traduce in 360’ di astinenza lontano dalle mura amiche del Ferraris. L’aspettativa rossoblu per Domenica è che questa astinenza finisca a completamento di una definitiva inversione di rotta. Proiezione verso la colonna sinistra della classifica. Sperare è lecito.

In campo: modulo e uomini

Ci sono volute alcune settimane di adattamento ma il Genoa ha cambiato passo e lo si percepisce non solo dai numeri ma anche dal gioco mostrato in campo. Il 3-4-3 di Gasperini è definitivamente tramontato a favore di un più solido 4-4-2. Più per merito di Preziosi che di Ballardini, le carte sono state rimescolate in tutti i reparti.

Difesa e Centrocampo. La partenza di Ranocchia ha aperto le porte per la costruzione di due linee a 4. Mentre i centrali sono certezze, Dainelli e Kaladze dietro, Milanetto ed il neo acquisto Kucka in mediana, Ballardini ha qualche opzione in più sulle fasce potendo contare sulla versatilità di giocatori adatti sia alla fase offensiva che a quella difensiva. Dietro Mesto e Criscito sono le prime scelte mentre Rafinha, Konko e Capitan Rossi sono i preferiti sulle fascie avanzate. Solidità in mezzo e sovrapposizione sulle fasce sono i dictat del gioco di Ballardini ed i giocatori sembrano ritrovarsi…il Genoa macina gioco e possesso palla.

Attacco. Se Palacio e Floro Flores sembrano garantire un buon assortimento, l’ormai ex-promessa Paloschi è un giocatore che si dimostra essere una carta importante da giocarsi a partita in corsa. La staticità del gioco di Toni è stata soppiantata dall’estro e dalla capacità di 3 rapaci dell’area di rigore. Attenti a loro…

Grifone con vista Elefante

Rischi: la nuova mentalità ed i recenti risultati sembrano aver dato nuova linfa al Grifone. Le ali hanno iniziato a sbattere come qualche anno fa ma il volo non è completo. La tranquillità che il Genoa può portarsi in campo Domenica al Massimino potrebbe permettere alla squadra rossoblu di imporre il proprio gioco ed innervosire il Catania in cerca dell’elisir di salvezza (i punti).

Opportunità: le assenze di Milanetto e Konko sono importanti in questa fase. Potrebbe mancare l’uomo che costruisce il gioco. Inoltre la tranquillità potrebbe trasformarsi in rilassatezza e mancanza di motivazioni. il Catania può affondare il colpo imponendo il proprio gioco e non subendo la superiore caratura tecnico-tattica dell’avversario.

Chiudiamo con 2 ultimi dati statistici. Il Genoa non non ha mai vinto nella massima serie contro il Catania al Cibali. E, soprattutto negli ultimi 3 anni, non ha mai segnato…

“Continuare su questa strada sarebbe l’ennesimo segno di una bella amicizia, caro Grifone. Spicca il volo dalla prossima settimana, soffieremo anche noi elefantini con le nostre proboscidi”.

[Federico Caliri – Fonte: www.tuttocesena.it]