Guidolin: “Soddisfatto per il gioco espresso dalla squadra e orgoglioso dell’ottavo posto”

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L’Udinese si lascia alle spalle l’amarezza di Milano e ferma a sette la striscia di risultati positivi del Torino: “Abbiamo affrontato un a squadra in ottima salute come si è visto dal 15′ del secondo tempo in poi – racconta nel post partita il tecnico bianconero Francesco Guidolin -. Abbiamo tenuto la partita in mano per un’ora e se il colpo a botta sicura di Maicosuel fosse entrato sarebbe stato tutto più semplice”.

Qual è il suo giudizio sull’operato arbitrale?

“Non ho mai pensato che le decisioni dei direttori di gara influissero sulle prestazioni delle mie squadre. Non mi sono mai interessato al nome del direttore di gara designato ad arbitrare le mie partite. Poi in panchina mi arrabbio, ma penso che davanti alle telecamere si debba accettare il risultato qualunque esso sia”.

Come è stato l’incontro con Barreto?

“Vitor è venuto a salutarmi e ad abbracciarmi prima della partita, questo è quello che conta per me. Merita fortuna e salute per esprimere tutte le sue qualità. Qui è stato curato benissimo e se ora è un protagonista della Serie A lo deve anche al nostro staff medico-fisioterapico”.

Come giudica la prestazione dei suoi uomini?

“Sono soddisfatto per il gioco espresso dalla squadra e orgoglioso dell’ottavo posto in classifica. Abbiamo superato la Roma e per il terzo anno consecutivo lottiamo per un posto in Europa. I pericoli sono lontani e la squadra sta crescendo. Ci mancano 4 punti per raggiungere il primo obiettivo stagionale, dopo potremo divertirci. L’Udinese può soffrire contro il Torino perché i granata hanno messo in difficoltà squadre più forti dell’Udinese”.

Le è piaciuto Di Natale?

“Totò ha giocato bene. Nel finale l’ho cambiato con Ranegie perché il Toro aveva invaso la nostra metà campo e avevamo bisogno di un attaccante di peso là davanti. E’ stato pungente anche oggi nonostante non abbia segnato”.

La scelta di lasciare Muriel in panchina è stata dettata da qualche esigenza particolare?

“Si è trattato di una scelta tecnica perché volevo due trequartisti alle spalle di Totò. Mi sono sempre piaciuti molto gli elementi che operano tra le linee”.

Angella non ha fatto rimpiangere Danilo in mezzo alla difesa.

“Ha risposto presente come Pereyra, Maicosuel, Allan e Campos Toro. Dovremmo guardare tutti la carta d’identità di questi ragazzi per capire quale patrimonio ci sia in squadra”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio -Fonte: www.udinese.it]