Ibra-PSG: fine del matrimonio? Juve e Milan attendono

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Non c’è pace nel rapporto tra Zlatan Ibrahimovic e il Paris Saint Germain. Lo svedese, che non più tardi di qualche settimana fa annunciava la sua permanenza a Parigi perchè entusiasta del progetto messo in atto dal club dello sceicco Al Khelaifi, ora sembra averci ripensato: secondo quanto riferito da “Sky Sport”, l’attaccante avrebbe parlato con la dirigenza parigina chiedendo la sua cessione.

A far maturare questa decisione nell’ex milanista sarebbe stata, a quanto si apprende, l’ufficializzazione dell’addio di Carlo Ancelotti, sempre più vicino a sedere il prossimo anno sulla panchina del Real Madrid. Come già ribadito in passato dall’agente dello svedese Mino Raiola, Ibra considerava la permanenza del tecnico di Reggiolo sotto la Tour Eiffel una conditio sine qua non per continuare a vestire la maglia rossoblu. Una linea questa che emerge anche dalle ultime dichiarazioni del calciatore: “Non so cosa farò, posso solo dire che con Ancelotti ho instaurato un ottimo rapporto. Lui è un tecnico speciale, ha un feeling particolare con i suoi calciatori. Se dovesse andare via sarebbe una grande perdita, e il Psg dovrebbe puntare su un allenatore di fama internazionale. Per trionfare anche in Europa servono grandi manager”.

Quindi, essendo l’addio di Ancelotti ormai scritto, come confermato tra l’altro dallo stesso tecnico, ecco arrivare puntuale la richiesta del fuoriclasse svedese. Accontentarlo però non sarà facile, dal momento che il problema maggiore sarà trovare un club disposto ad accollarsi l’ingaggio da 12 milioni a stagione che Ibra attualmente percepisce dal club parigino.

In passato ci aveva provato la Juventus, ma proprio l’ingaggio faraonico aveva fatto desistere i bianconeri. Chissà però che ora da corso Galileo Ferraris, visto lo sviluppo imprevisto della situazione, non possano tornare alla carica per definire il ritorno sotto la Mole del centravanti, riuscendo ad ottenere uno sconto sensibile sul suo stipendio.

In piedi c’è però anche l’ipotesi Milan, che appena l’estate scorsa lo scaricò assieme a Thiago Silva in cambio di una vagonata di petrodollari. Proprio al club di via Turati, Ibra guarda ancora con grande nostalgia: “Leonardo mi aveva avvisato che qui sarebbe stata un’altra cosa – ha dichiarato nelle scorse ore in un’intervista a ‘Telefoot’ – Non siamo al Milan, quest’anno non è stato facile”. Il problema è che Galliani e Berlusconi stanno concordando ormai da quasi un anno strategie di mercate improntate su giovani di talento low-cost e sembra improbabile che possano bussare alla porta dello sceicco con la richiesta di un super ingaggio (anche se spalmato, ridotto, rivisto) per Ibra. Senza contare che lo svedese ha anche un’età non proprio giovanile per un calciatore: 31 anni – conditi tra l’altro da un caratterino ’Faso tuto mì’ che a volte ha creato non pochi problemi -.

E allora cosa accadrà? Le strade sono molteplici: la prima ipotesi è che il Psg trattiene Ancelotti e quindi di conseguenza anche Ibra; la seconda, più probabile, è quella che vede il tecnico di Reggiolo andare a Madrid: in questo caso due sono le possibili alternative. O Ibra segue il suo mentore al Real oppure Raiola riesce ad inventarsi qualcosa e piazza lo svedese nella sua amata Italia. Come sempre in questi casi, occorrerà attendere e vedere come si evolverà la situazione nelle prossime settimane: quel che è certo è che il solito “mal di pancia” primaverile di Ibra è tornato a farsi sentire e, per curarlo, occorrerà una bella dose di Malox…sì, un Malox tricolore.

[Fabio Villani – Fonte: www.goalnews24.it]