Il Catania sfiora l’impresa a Roma

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ROMA Il passato incontra il presente, all’Olimpico, Roma contro Catania, è soprattutto Luis Enrique contro Montella. Due allenatori messi contro, dalla stampa, sarebbe meglio dire messi a confronto, per creare attesa in una partita da cui le due squadre attendono poco altro che una vittoria fine a sé stessa. Due progetti con una classifica simile, per questo deludete per uno, sorprendente per un altro. Luis Enrique non cela il desiderio di andar via da Roma, spinto dall’ambiente ma frenato dalle potenzialità della squadra, Montella quello di restare, spinto dall’ambiente ma frenato dalle possibili future prospettive, sue, della squadra che verrà.

Non c’è Stekelenburg nella Roma, annunciato, c’è Lobont; non ci sono né José Angel né Rosi, neanche convocati, la sorpresa di Luis Enrique stavolta è Marquinho esterno sinistro. Gago a centrocampo. Borini preferito a Lamela nel tridente con Totti ed il rientrante Osvaldo. Montella, applaudito al suo ingresso in campo dal pubblico che l’ha visto segnare quattro reti nel derby contro la Lazio ed esordire come tecnico, preferisce Barrientos a Lanzafame, confermando Carrizo nonostante gli errori, due, commessi consecutivamente. Un’occhiata alla tribuna, ci sono i due presidenti, Pulvirenti e Di Benedetto, si comincia.

Roma subito pericolosa dopo 3′, Pjanic liberato di fronte a Carrizo viene anticipato in angolo da Motta. Giallorossi propositivi che godono della faciloneria con cui l’inesperto Peruzzo giudica un contatto in area tra Carrizo e Gago, col portiere che allontana il pallone prima di scontrarsi col mediano; rigore. Inutili le proteste del Catania. Totti dal dischetto, Carrizo respinge, Totti riprende il pallone spedendolo incredibilmente alto a porta sguarnita. Al 13° primo tiro del Catania, Lodi dalla distanza centra le braccia di Lobont. Al 16° nuova occasione con la Roma, Totti da posizione defilata, incrocia sul palo alla destra di Carrizo che il portiere etneo copre con la punta del piede. Al 17° brutta palla persa in ripartenza dalla Roma, Gomez s’invola, serve Bergessio in area, a sinistra, l’attaccante più che tirare appoggia a Lobont, graziando la Roma, colta di sorpresa.

Ad esser più pericoloso dell’attaccante rossazzurro è un difensore, Legrottaglie, che al 25° sugli sviluppi da palla inattiva costringe Lobont ad impegnarsi, e parecchio, per ribattere un tiro da breve distanza. Al 31° ci prova Gomez, Lobont si distende concedendo un tiro dalla bandierina. Al 33° Carrizo replica al collega, correggendo in angolo il tiro scoccato da Gago dai 25 metri. La gara si infiamma in coda, Bergessio sbaglia a finalizzare a tu per tu con Lobont un’azione solo successivamente giudicata in fuorigioco, sul fronte opposto un errore in disimpegno della difesa etnea libera Borini al tiro, radente al palo di Carrizo. Gomitata di De Rossi su Barrientos, è solo giallo, con proteste per altro di Totti e dello stesso De Rossi. Spogliatoi dopo 1′ di recupero.

La gara ricomincia con la botta di Totti dalla distanza, Carrizo ripara in angolo. Al 51° arriva il goal di Totti, lasciato ancora una volta libero di tirare, il miglior modo per festeggiare le sue 500 presenze il serie A, il peggior modo del Catania per farsi del male in modo banale. Al 53° reazione di Bergessio, tiro di esterno a spiovere, di poco alto. Al 54° ancora l’argentino, dopo un controllo difficile, prova la rovesciata da fuori area, ampiamente a lato. Al 56° plateale il rigore di Heinze su Barrientos, dal dischetto lo specialista Lodi non sbaglia. Il Catania colpisce in contropiede, Roma piazzata male in difesa concede l’uno contro uno in area a Barrientos che viene steso da Heinze, vistosi saltato seccamente. Nervosismo: Brutto intervento a gamba testa di De Rossi su Bergessio, secondo giallo rigoroso risparmiato al romanista. Lo stesso De Rossi rischia tantissimo nel servire Lobont con un pallonetto che costringe il portiere a stoppare di testa e rinviare al volo sulla pressione di Bergessio.

Prima mossa di Luis Enrique al 64°, dentro Bojan per Osvaldo piuttosto che per un spento Borini. Al 66° clamoroso vantaggio del Catania. Barrientos guadagna punizione a fondo campo, angolo corto. Lodi chiama lo schema, tutti dentro, fuori area nessuno tranne l’accorrente Marchese che, servito rasoterra, ha tutto il tempo per caricare il tiro e fulminare l’immobile Lobont, sorpreso dall’inserimento solitario del terzino etneo, alla sua terza marcatura in serie A. Nervosismo: ammonito Pjanic per proteste verso il guardalinee, che aveva fischiato il fallo su Barrientos. Al 70′ altra occasione su palla inattiva calciata da Lodi, Motta in area, torsione di testa, palla di poco sopra la traversa. Seconda mossa di Luis Enrique, fuori Borini per Lamela. Al 72° tuffo di Bojan alla ricerca del pallone, tocco debole di fronte a Carrizo che blocca.

Al 77° pareggio della Roma con Totti, improvviso. Pjanic scappa a sinistra, serve al centro dell’area un Totti lasciato incomprensibilmente solo di depositare in rete il 2-2. Al 79° Bergessio cade a terra, chiede il cambio, la Roma continua a giocare, Bojan prova il tiro a giro sul quale Carrizo deve impegnarsi per mettere in angolo. Ammonito Lodi per il fallo su Pjanic, salterà l’ultima di campionato. Entra Catellani per Bergessio. Altra occasione per la Roma con Pjanic, Carrizo chiude le gambe e mette in angolo. Crampi per Barrientos, Montella lo sostituisce con Seymour. All’83° doppia occasione per la Roma con Lamela e Totti, provvidenziale Carrizo sul tiro del primo, quindi Izco nel chiudere lo specchio al capitano giallorosso. Si chiude con la pressione della Roma nei 5′ finali ma anche col fischio anticipato di Peruzzo sulla ripartenza a 2” dalla fine del Catania, che avrebbe portato Catellani in volata verso Lobont.

Proteste della Roma a fine gara, anche se incomprensibili. Termina in pareggio, come nella gara d’andata ma con un goal in più per parte. Gli etnei mettono in pratica tutta la loro potenzialità sui calci piazzati, sfruttando l’imprevedibilità e l’imprendibilità di Barrientos unita al cinismo ed alla precisione di Lodi. Carrizo ripara più d’una volta sulle conclusioni ravvicinate e non dei giallorossi che danno sempre l’impressione di potersi rendere maggiormente pericolosi in area avversaria, visto il numero di uomini portati in avanti, ma che trovano nelle disattenzioni della difesa etnea sull’uomo più temibile, Totti, che piange per le 500 presenze non festeggiate con la vittoria anche a causa del rigore paratogli da Carrizo, che manleva le colpe di un Peruzzo che a gara in corso ritrova lucidità.

Il Catania sale a quota 48 punti, avendo sfiorato concretamente l’impresa storica di vincere la prima gara della sua storia a Roma e raggiungere quota 50 punti adesso irraggiungibili. Domenica prossima arriva l’Udinese, o resteranno 48, o saranno 49 oppure 51.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]