Inter-Fiorentina: la presentazione della partita

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logo-interIl Napoli frena, il Milan resta lontano, la Juve fatica (e non solo…). Lassù resta la Roma, per il momento irraggiungibile, ma l’Inter, contro la Fiorentina, ha la chance di proiettarsi a pieno titolo nella lotta di vertice. In un sol colpo, con i 3 punti, la squadra di Mazzarri acquisterebbe definitiva fiducia e infliggerebbe un duro colpo ai viola.

LA TATTICA – Per qualche cambio, forse, bisognerà attendere la sfida di Trieste col Cagliari, un match che secondo Mazzarri – e non solo secondo lui – arriva troppo presto rispetto a quello di stasera. Un tour-de-force che si sarebbe potuto posticipare almeno al lunedì. Così non è, e allora WM rimanda l’idea di un mini-turnover alla sfida con i sardi. Stasera in campo i soliti noti con il medesimo modulo 3-5-1-1.

GLI AVVERSARI – Vincenzo Montella dovrà fare a meno ancora di Pizarro che è squalificato, così come non potrà disporre degli infortunati Cuadrado, Mario Gomez e Iakovenko. Recuperato in extremis Ilicic, che si accomoderà almeno inizialmente in panchina. Conferma per il 4-3-2-1, con Joaquin favorito su Wolski nel ruolo di uno dei due trequartisti. L’altro sarà il cileno Mati Fernandez. Per il resto, anche Montella schiera gli interpreti più affidabili.

I PERICOLI – Senza Gomez, come ha detto Mazzarri, per certi versi la Fiorentina diventa ancora più imprevedibile. Specie lì davanti, dove Rossi la fa da padrone ed è il capobanda dei ‘piccoli e tecnici’. Mancherà Cuadrado, un’arma importantissima per Montella, però Fernandez è andato in gol a Bergamo e Joaquin ha mostrato una condizione in crescita. E occhio agli inserimenti di Aquilani e di Ambrosini. Presumibilmente, vista l’assenza sulla destra del colombiano, i viola attaccheranno sovente sul lato sinistro con il solito Pasqual.

DOVE COLPIRE – Come l’anno scorso al Meazza, sarà fondamentale aggredire i portatori di palla degli avversari, spezzare il possesso palla (prerogativa della squadra di Montella) e colpire rapidamente. Per caratteristiche, quella nerazzurra è una formazione che dovrebbe dar fastidio parecchio a quella di Montella. Molto dipenderà dalla qualità dell’ultimo passaggio e dalla vena di Alvarez e Guarin. Considerando che in panchina c’è sempre un certo Mateo Kovacic.

OCCHI PUNTATI SU… – Alvarez. La mossa vincente dello scorso anno di Stramaccioni fu quella di piazzare Coutinho tra le linee alle spalle del tandem Cassano-Milito. Stavolta l’uomo fondamentale potrebbe essere Ricky Alvarez. L’ex Vélez sta attraversando un momento di forma incredibile e, vista la posizione in campo, ha la possibilità di spaccare in due il centrocampo avversario e mettere Palacio (o chi per lui) nelle condizioni di nuocere. Il pubblico del Mezza, senza l’apporto della Nord, si aspetta almeno una… Maravilla.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]