Inter-Olympique Marsiglia: le chiavi tattiche

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Dopo lo 0-1 del Vélodrome, i nerazzurri sono in cerca di una rimonta stile Pazza Inter, rimembrando i tempi in cui tutto era possibile e il cuore indomabile aveva spesso ragione sulla logica. Il dopo-Chievo è stato tutto un ricordare i fasti del recente passato, quasi una ricerca ossessiva di sé stessi con il tentativo di riesumare stimoli sopiti e forza ancestrale. L’Inter e Ranieri sono al bivio della stagione: rialzarsi o restare a terra, per la Champions e pure per il campionato. Il Meazza chiamato a raccolta, i campioni ritrovati, un avversario in vantaggio ma abbordabile: gli ingredienti per una notte storica ci sono tutti.

LA TATTICA – Ranieri ha da poco riscoperto l’utilità del 4-3-1-2 e anche stasera la tendenza sarà confermare il modulo vincente del Bentegodi. Contro il Chievo, l’Inter ha denotato un buon possesso palla e anche verticalizzazioni apprezzabili, con Sneijder e Forlan piuttosto mobili. Meglio il primo tempo, in cui la spinta di Maicon è stata più costante e le incursioni di Stankovic più incisive. Poi le forze sono scarseggiate e ci è voluta una capocciata di Samuel per sbloccare il risultato. La base sarà comunque questa con il rombo, con Zanetti scalato a terzino in luogo di Nagatomo e Cambiasso di nuovo titolare dinanzi al suo pubblico assieme a Poli.

GLI AVVERSARI – Come detto da più parti, il Marsiglia ritrova Remy e M’Bia, e Deschamps li getta immediatamente nella mischia. Il rapido attaccante prenderà il posto di Brandao: rispetto al brasiliano, Remy è molto più adatto a una gara di ripartenza e può far male a un’Inter votata all’attacco. Anche il camerunese sarà in campo dal 1′, affiancando Diarra e Cheyrou nel terzetto di centrocampo. Rispetto all’andata, in panchina andranno Amalfitano e, appunto, Brandao. Più un 4-5-1 che un 4-3-3, visto che André Ayew e Valbuena si abbasseranno parecchio, lasciando Remy punto di riferimento avanzato.

I PERICOLI – Occhio alla rapidità nei capovolgimenti di fronte. Se da un lato Didì non può disporre di palleggiatori raffinati in mezzo al campo, dall’altro i transalpini arrivano a Milano con il chiaro intento di far valere le loro caratteristiche peculiari di velocità e bravura nell’uno contro uno. Per cui, attenzione ai tre davanti e alle conclusioni da fuori di Cheyrou. Le probabili ripartenze della squadra di Deschamps verranno articolate quasi esclusivamente sulle corsie laterali, ed ecco che potrebbe rivelarsi azzeccata la scelta di Ranieri di rispolverare Zanetti terzino con Cambiasso a raddoppiare dalle sue parti. Sull’altro fronte si profila un duello Maicon-Ayew, in cui la lettura tattica di Poli servirà a coprire le avanzate del brasiliano.

DOVE COLPIRE – Come all’andata, Deschamps schiererà la medesima difesa a quattro con Azpilicueta, Diawara, N’Koulou e Morel. Facile intuire che se l’attacco dell’Inter sarà in serata, il pacchetto arretrato dell’Olympique vedrà le streghe. In particolare i due centrali sono piuttosto lenti e impacciati, mentre il mancino Morel ha una fisicità relativa e Maicon potrebbe avere gioco facile nel crossare palloni buoni per le punte. La preoccupazione del tecnico transalpino è chiaramente Wesley Sneijder, fluttuante tra le linee: da lui ci si può aspettare una prova da vero campione.

OCCHI PUNTATI SU… – Wesley Sneijder. L’abbiamo tirato spesso in causa in questa stagione, nel bene e, purtroppo, soprattutto nel male. Oggi è un po’ un punto zero, da cui potrebbe ripartire una nuova Inter. Il 4-3-3 dell’Olympique darà a lui la possibilità di muoversi con ampio raggio tra le linee, anche perché M’Bia al rientro non ha i 90 minuti nelle gambe e Diarra non ha il passo dell’olandese. Altri, Deschamps, non ne ha, perciò Wes dovrà sfruttare la sua abilità e intelligenza tattica per trovare la giusta mattonella in modo da innescare le punte e andare al tiro. Ranieri è tornato al rombo non a caso, lui ha mostrato segnali di risveglio. Oggi tutto deve girare per il verso giusto, soprattutto lui.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]