Inter-Verona, la presentazione: neroazzurri a caccia del rilancio in classifica

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logo-interA un mese esatto dall’ultima vittoria in campionato (26 settembre, 2-1 alla Fiorentina), l’Inter stasera scenderà in campo contro il Verona per tornare al successo e rilanciarsi in classifica dopo le ultime prestazioni non totalmente convincenti. Per un motivo o per l’altro, infatti, la squadra nerazzurra non è riuscita a intascare bottino pieno e tra Cagliari, Roma e Torino solo 2 sono stati i punti raccolti.

LA TATTICA – A differenza delle altre sfida fin qui disputate, Walter Mazzarri ha più di un rebus da risolvere alla vigilia. Tanti sono i dubbi che accompagnano questa sfida, anche in considerazione del turno infrasettimanale che vedrà l’Inter impegnata sul campo dell’Atalanta martedì sera. Belfodil dal 1′? Samuel titolare al posto di Ranocchia? Puntare su Kovacic oppure dare fiducia a Taider? E poi Alvarez: ancora lui dietro Palacio? Dubbi che verranno sciolti solo in extremis. Al momento, restano in vantaggio Samuel per il ruolo di centrale, Taider a centrocampo e Ricky a supporto del Trenza. Squalificato Handanovic, in porta confermato Carrizo.

GLI AVVERSARI – Tanta abbondanza, invece, per Andrea Mandorlini, che torna a San Siro contro l’Inter dopo averla affrontata nello scorso anno in Tim Cup sempre con l’Hellas. Il tecnico gialloblu potrà scegliere con calma gli 11 da mandare in campo e i dubbi sono praticamente ridotti a due: i ballottaggio che restano in piedi sono quelli che riguardano il difensore da affiancare Maietta (Moras o Gonzalez) e l’esterno sinistro alto (Gomez o Martinho?).

I PERICOLI – Toni è il primo nome che salta all’occhio, ma tutti ormai hanno imparato a conoscere Iturbe e Jorginho. Il Verona è un comparto totale, una squadra affiatata e affamata, che al Meazza arriva con la serenità di chi sa di avere poco o nulla da perdere. Una menzione la merita anche Romulo, lo scorso anno in rete nel 2-1 dei nerazzurri alla Fiorentina.

DOVE COLPIRE – Ma nell’Inter è grande la convinzione di poter far male all’Hellas. La partita di Torino, nonostante il gol-beffa nel finale, ha comunque dimostrato che quella nerazzurra è una squadra compatta e in grado di andare oltre le difficoltà. Le assenze pesanti di Campagnaro, Milito e Handanovic, in questo senso, non sembrano impaurire più di tanto l’ambiente. Anche perché dietro, i gialloblu concedono spesso spazi invitanti proprio per la caratteristica intrinseca di giocare a viso a perto.

OCCHI PUNTATI SU… – Guarin. Dopo il gol e, soprattutto, la prestazione offerta contro il Torino, in cui si è preso sulle spalle la squadra, Fredy oggi ha la chance di confermare tutto quello che di buono si è visto all’Olimpico una settimana fa. Il colombiano, come l’anno scorso, sta entrando in forma in questo periodo e potrebbe rivelarsi l’arma in più per scardinare la difesa ospite.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]