Le “Jornadas de Clubes” della Liga: condivisione e futuro calcistico

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Liga santander

Un vero e proprio vertice strategico che coinvolge i dirigenti, i manager e i responsabili dell’innovazione di 42 squadre

MADRID – L’odore dell’erba fresca e il ruggito della folla non sono stati gli unici protagonisti a definire l’eccellenza del calcio spagnolo. Dietro la magia del Bernabéu o del Camp Nou si nasconde un meccanismo aziendale oliato e in continua evoluzione, gestito da una delle organizzazioni sportive più innovative al mondo: LaLiga.

Il cuore pulsante di questa strategia di crescita collettiva è rappresentato dalle “Jornadas de Clubes” (Giornate dei Club), un evento che, pur non finendo sulle prime pagine dei giornali sportivi, è in realtà uno degli appuntamenti più cruciali per il destino della Liga. Non si tratta di una semplice riunione tra presidenti, ma di un vero e proprio vertice strategico che coinvolge i dirigenti, i manager e i responsabili dell’innovazione di tutte le 42 squadre, dalla Primera alla Segunda División.

Immaginate una “scuola di specializzazione” intensiva, dove la lavagna tattica è sostituita da grafici finanziari e l’allenamento fisico da lezioni su algoritmi e big data. L’obiettivo primario di queste giornate è la professionalizzazione dell’intera struttura calcistica spagnola.

Mentre in molti campionati si assiste a un divario sempre più ampio tra le superpotenze e le squadre minori, LaLiga ha puntato sulla crescita collettiva. Incontri come questi sono stati vitali per attuare il progetto “LaLiga Impulso”, il piano di investimento decennale volto a trasformare l’infrastruttura, il branding e la digitalizzazione dei club. Il mantra è chiaro: se i club più piccoli sono più forti, l’intero prodotto LaLiga diventa più appetibile a livello globale.

Durante queste sessioni, i temi trattati spaziano a 360 gradi: si discute di come la tecnologia possa ottimizzare l’esperienza dei tifosi negli stadi, di come i club possano sviluppare una presenza digitale più incisiva per intercettare audience lontane e di come i controlli economici e finanziari possano garantire una sostenibilità a lungo termine, evitando il “doping finanziario” e riducendo il debito fiscale.

L’importanza delle “Jornadas” trascende l’aspetto puramente domestico. LaLiga non si accontenta di essere un campionato nazionale, ma si vede come un brand globale di intrattenimento.

La condivisione di know-how e l’armonizzazione delle strategie di internazionalizzazione sono fondamentali. Quando un club di media classifica come il Betis o il Villarreal riesce ad espandere il suo marchio in Asia o nelle Americhe, non fa solo bene a sé stesso: rafforza l’immagine di tutto il calcio spagnolo, garantendo che i diritti televisivi e gli accordi commerciali rimangano tra i più preziosi al mondo.

L’impegno non è solo economico, ma anche etico. Le Giornate sono spesso il palcoscenico per discutere e pianificare iniziative congiunte contro la discriminazione e il razzismo, dimostrando come LaLiga voglia usare la sua enorme influenza per promuovere una società più inclusiva e equa.

In definitiva, se LaLiga è oggi un punto di riferimento mondiale non è solo per i fenomeni in campo, ma per il lavoro di squadra fuori dal rettangolo verde. Le “Jornadas de Clubes” sono il crogiolo dove le idee si fondono, dove la competizione sportiva lascia spazio alla cooperazione manageriale, e dove si cementano le fondamenta per il successo futuro dell’intero sistema calcistico spagnolo.