Juve, il rifiuto di Amauri

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È una Prigione dorata permanente e autoimposta quella che Amauri si è costruito intorno dopo un’estate vissuta inanellando clamorosi rifiuti, anche quando le proposte sembravano davvero allettanti e irrinunciabili.

Difficile capire quale sia il meccanismo che induce un giocatore stra-pagato a decidere di rimanere ai margini di una società invece che scegliere di giocare in un club che lo avrebbe inserito al centro del progetto di questa e delle prossime stagioni.

Una decisione unilaterale che ha provocato non pochi screzi con il direttivo bianconero e che rischia ora di relegare l’attaccante brasiliano ai margini della rosa almeno fino al 3 gennaio, giorno di riapertura del mercato. L’ultima via di fuga ipotetica era rappresentata dalla Turchia dove il mercato chiude solo nel pomeriggio di lunedì. Su Amauri e sul suo procuratore Pocetta la pressione è elevata, ma i margini di sbocco sono praticamente inesistenti.

Niente Trabzonspor, niente Galatasaray nonostante il corteggiamento indiretto anche del suo ex compagno e connazionale Felipe Melo. Due rifiuti che si aggiungono ad un elenco sterminato, dove il nome più concreto era quello dell’ Olympique Marsiglia, il cui ricco triennale è stato rifiutato in maniera davvero inspiegabile.

A fine giugno scadrà il suo contratto e la Juventus si libererà di quello che ormai nella rosa è un peso morto ma quando i protagonisti di questa vicenda si guarderanno indietro sarà impossibile trovare anche una sola persona che ne abbia tratto vantaggio.

[Antonio Vitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]