Juve, voto 5: ecco perchè. La verità su Ibra e i silenzi su Moratti. Prandelli, memoria corta?

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La Juventus ha fatto tutto quello che non doveva fare per tornare ad essere competitiva. Mi chiedono, a mercato finito, cosa avrei fatto di quanto portato a termine da Beppe Marotta. La verità? Nulla! La dirigenza ha acquistato le riserve di altre squadre, l’esempio Rinaudo ne è la dimostrazione della fragilità di un mercato svolto come fosse una provinciale di lusso; non dimentichiamoci che Rinaudo aveva già trovatto l’accordo con il Bari e non con il Bayern Monaco; mi sembra scontato che la Juve non avesse concorrenza. Anche per Pepe vale lo stesso discorso, tatticamente la Juve non sa dove collocarlo.

Domenica scorsa ho visto che Delneri lo ha fatto giocare quasi come esterno basso, ma Pepe è sicuramente un esterno alto. In quel ruolo, così basso, non può dare alcun contributo alla squadra. Tatticamente può essere un giocatore valido per l’Udinese, ma non per la Juventus. L’Udinese se vince raggiunge il suo traguardo, la Juve per soddisfare i tifosi deve vincere ma anche dare bel gioco, essere spettacolare. Negli ultimi anni la compagine bianconera ha perso appeal, i giocatori non si fidano della dirigenza e rifiutano di andarci.

L’ultimo caso Di Natale è emblematico, ma di esempi ce ne sono molti, come Burdisso e Borriello, che hanno rifiutato la destinazione juventina. Anche se un conto è il rifiuto di Di Natale, consapevole di andare a Torino, molto probabilmente per fare tribuna, un conto è il rifiuto di Borriello, ancora nel pieno dei suoi anni. L’ex milanista ha preferito la Roma perché ha capito che è più forte e ha più possibilità di mettersi in evidenza, anche con la Champions Legue. La Juventus non ha capacità attrattiva come una volta. Inoltre è una società che non riesce a proteggere i propri atleti, che sono troppo stesso sotto i riflettori. Poi ci vuole anche la qualità, non ha senso comprare una valanga di giocatori che non sono utili al progetto della squadra. Il mio voto alla campagna acquisti della Juve è 5. Poi c’è la politica di mezzo, perchè è scontato che Galliani voleva spedire Borrielle all’amica Juve ma Berlusconi ha preferito avvantaggiare la Roma e siccome in via Turati comanda Berlusconi…

A proposito di Milan, merita un bel 9 per questo mercato. Sapevo che Ibra sarebbe tornato in Italia, lui è un giocatore universale, un fantastico centravanti di razza. Riesce da solo ad impensierire tutta la difesa avversaria, agevolando il gioco degli altri attaccanti. Anche se Ronaldinho è lento, avrà più spazio per entrare in area, così come Pato, che gioverà della vicinanza dello svedese. Robinho è un buon acquisto, ma lo considero una riserva. In questa squadra avrei preso più un centrocampista di contenimento, un muratore alla Gattuso, che un altro fantasista. Serviva un Mascherano, per dirla tutta. Fino a quando Ambrosini e Gattuso avevano la forza di pressare, il Milan poteva giocare anche con 4 punte. Mentre non trovo giusta la cessione di Marco Borriello ad una rivale come la Roma. La scorsa settimana mi sono occupato volentieri della polemica tra il Presidente dell’Inter, Massimo Moratti, e la Juventus.

Oggi dico che in molti si aspettavano un intervento disciplinare quando ha parlato con la Sensi. Secondo la “legge” di Palazzi, un presidente squalificato non può parlare con un altro presidente e fare affari. E se questo avviene scatta il deferimento per entrambi. Ma non è accaduto niente quando la Sensi ha parlato con Moratti per l’affare Burdisso, come riportato puntualmente dal Corriere dello Sport. Lo stesso è accaduto con il presidente del Genoa Preziosi; se venisse applicata la legge, dovrebbe essere squalificata mezza Italia. Tutto sommato il mercato dell’Inter è stata poca cosa. Moratti si accorgerà cosa vuol dire avere Ibrahimovic contro e non in squadra. Un giocatore che regge tutto il gruppo, al contrario di Eto’o che fa già i capricci e dichiara di non voler sacrificarsi come la passata stagione. Il Milan diventerà una vera squadra perché Ibra colmerà i vuoti.

L’Inter risente della mancanza di Mourinho, colui che dettava le sue regole. Moratti l’anno scorso taceva perché parlava Mourinho, e stessa cosa avveniva per i giocatori, un calciatore non può permettersi di dire di non voler giocare in un determinato modo o ruolo: almeno io così la penso. Mi sapete spiegare perchè quando Francesco Totti ha fatto riferimento ai favori arbitrali verso l’Inter, dopo 15 minuti dalla Federazione il capitano della Roma era già stato deferito, mentre Moratti non ha ricevuto alcuna chiamata da via Allegri? Il Presidente ha fatto prima riferimento ad una squadra che comprava le partite e poi ha spiegato che non parlava della Juventus. Mia curiosità: allora chi è questa squadra che vinceva rubando? Dovrebbe dare una spiegazione al Presidente Abete, evidentemente impegnato in altre faccende molto più gravi. Nessuno si è chiesto come mai in Nazionale sia finito proprio Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina. Qualche anno dopo le intercettazioni telefoniche che riguardavano Abete e Della Valle. Signori, sveglia!

Infine volevo ricordare qualcosa al nostro Commissario Tecnico. Prandelli dice di aver rifiutato tre volte le offerte della Gea, ma per proporsi alla Juve fu sponsorizzato proprio da qualcuno che faceva parte di quel gruppo. Volle parlare con me e venne a Torino ma lui non era da Juve. Molti allenatori ormai si fanno assistere da procuratori. Mario Beretta da Federico Pastorello, Tullio Tinti è vicino a Pasquale Marino e Antonio Conte. Il nuovo mercato è quello degli agenti degli allenatori. Ma non era una figura vietata?

[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]