Juventus: avversario ai raggi X

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Il cosi detto “stile – Juve” non è mai esistito, e quello che è accaduto oggi né è l’ennesima conferma: una società che non manda in conferenza stampa Carrera, preferendogli il preparatore dei portieri, Vincenzo Fillippi, (che allenò anche i portieri della Roma nella stagione 2004-2005), non solo è sinonimo di un delirio di onnipotenza, ma anche di arroganza, e coscienza sporca. Tutte le dichiarazioni del tecnico romanista sulla squallida “telenovela Conte”, e sul passato bianco nero fanno molto male ad una società che non vuole ammettere di aver sbagliato.

C’è solo un problema: Zeman avrebbe dovuto mettere un freno alle risposte date in continuazione ai giornalisti che hanno dato vita a questo big-match da quando l’allenatore di Praga è tornato ad allenare la Roma. Sarebbe stato molto più bello se fosse salita a Torino con almeno tre-quattro punti in più rispetto a quelli attuali per battere una Juventus che, al di là della sua dirigenza antipatica, è una squadra molto più forte rispetto a quella dello scorso anno. Non sarà un allenatore simpatico, ma Antonio Conte è veramente bravo.

L’idea di passare al 3-5-2, infatti, è stata ottima, perché ha dato maggiore stabilità ad una squadra che è stata rafforzata con dei “piccoli” ritocchi. Asamoah, e Isla, arrivati in comproprietà dall’Udinese, sono state due ottime mosse di mercato. Il primo ha dato maggiore potenza al centrocampo; il secondo, che si è ripreso da un grave infortunio, darà un grande apporto sulla fascia destra. In difesa è stato ingaggiato l’ex interista Lucio, mentre per quanto riguarda il reparto avanzato è arrivato Bendetner, ed è stato riscattato Giovinco. Il vero colpo di mercato, invece, è stato l’acquisto del giovane Pogba, sottratto alle giovanili del Manchester United scatenando le ire del club inglese, che sono rientrate grazie ad un indennizzo di un milione di euro.

Il francesino sta giocando talmente bene che è già in grado di prendere il posto di Pirlo che, vista l’età, non potrà giocare sempre. Ci sarà anche l’ex romanista Vucinic che ringrazia Zeman quando lo allenava al Lecce, ma al tempo stesso capisce le ire dei tifosi bianco neri; accanto al montenegrino, invece, dovrebbe essere rispolverato Matri. A centrocampo ci sarà sicuramente Vidal, che lo scorso fu grande protagonista del 3-0 che il club bianco nero inflisse alla fragilissima Roma allenata da Luis Enrique. Questa volta ci auguriamo che la formazione giallorossa non sia quella dello scorso anno: il rientro di Osvaldo e De Rossi darà maggiore serenità ad una squadra molto fragile dal punto di vista psicologico. La Roma, infatti, è chiamata ad una grandissima prova di maturità nella bolgia infernale dello Juventus Stadium, che accoglierà a “braccia aperte” Zeman. Un risultato positivo rilancerebbe la formazione giallorossa, ma non bisogna farsi illusioni: la Juventus è più forte, e se poi dovesse mettersi in mezzo pure l’arbitro allora sono dolori. Speriamo che Rizzoli non si faccia condizionare sia dal pubblico juventino, e che il quarto uomo annoti tutti gli striscioni offensivo contro il tecnico romanista.

GLI ULTIMI PRECEDENTI
L’ultima vittoria della Roma risale alla stagione 2009-2010. Finì 1-2: la Juventus passò in vantaggio con Del Piero, ma fu raggiunta da un rigore di Totti, e da un colpo di testa di Riise al 90′. L’ultimo pareggio, invece, risale all’anno successivo: finì 1-1 con gol di Iaquinta, e pareggio di Totti su rigore allo scadere del primo tempo. Lo scorso anno, lo abbiamo già accennato sull’articolo dedicato ai bianco neri, la Roma fu umiliata con un secco 4-0, per colpa degli errori tattici di Luis Enrique, che a fine anno diede le dimissioni. ,

PALMARES
28 scudetti, (e non 30), 9 coppe Italia, e 4 Supercoppe Italiane, ed un campionato di Serie B. Anche in Europa il club bianco nero detta legge, visto che è una delle poche squadre ad aver vinto tutto quello che c’era da vincere. L’unico cruccio è quella Coppa dei Campioni vinta nel 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles dove, a causa delle scarse misure di massima sicurezza, i tifosi del Liverpool aggredirono quelli della Juventus scatenando degli scontri che causarono 39 morti, la maggior parte dei quali supporters juventini. Il massimo trofeo europeo fu riconquistato nel 1996, ma con il nome di Champions League, ma tale vittoria è macchiata dalle famose accuse di doping a seguito delle dichiarazioni di Zeman sul calcio e le farmacie, che portarono il club bianconero ad un processo per doping conclusosi con la prescrizione della società, che tra il 1995 e il 1998, (il periodo incriminato), aveva vinto la Coppa Intercontinentale, e la Supercoppa Europea. Per quanto riguarda gli altri trofei internazionali la Juventus ha conquistato tre Coppe Uefa, una Coppa delle Coppe, e un’altra Supercoppa. Nel 1999, invece, la Juventus ha conquistato anche la Coppa Interoto.

[Alberto Balestri – Fonte: www.forzaroma.info]