Juventus-Catania: la presentazione del match

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I sogni sono pianeti che ognuno crea, elaborati negli angoli più nascosti dei propri pensieri e talvolta indotti a sfiorarsi. Sarà una sfida dallo scenario internazionale, quella della Juve contro il Catania, una sfida tra chi in Europa vuole primeggiare già quest’anno e chi in Europa aspira a giungerci la prossima stagione. Oggi e domani, la stessa voglia di avventura fuori dai confini italici.

Arrivano a far sfiorare i loro desideri, così simili seppur così distanti, in modo diametralmente opposto, i bianconeri ed i rossazzurri. Reduci dal successo di conferma sul Celtic e entusiasmati dal ritorno nel G8 che conta gli uni, ancora feriti dalla clamorosa (mai rievocazione dell’abusata espressione di Ciotti fu più azzeccata) rimonta al “Cibali” per mano dell’Inter e quindi frenati dopo una cavalcata inesorabile gli altri. Che hanno pure parecchi problemi interni: Legrottaglie è squalificato, Barrientos ancora out e Bergessio alle prese con un malanno muscolare che gli impedirà la trasferta.

Nonostante tutto, «confidiamo di riprendere subito a fare punti – ha detto il presidente Pulvirenti – C’è rammarico per la sconfitta di domenica contro l’Inter ma c’è anche la voglia di riprendersi al più presto. Certo è che non abbiamo una partita molto facile…».

Ironico, il focoso patron etneo. Serissimi, i giocatori bianconeri: neanche il tempo di volare con la fantasia ai Quarti, che – ammaestrati a dovere dai perpetui moniti di Conte – hanno già puntato la sfida con la squadra di Maran.

«Pensiamo solo a domenica» e «Concentrati sul Catania», i “cinguettii» di Marchisio e Chiellini, in previsione della gara dello Stadium.

Gara contro quella che Padoin ha definito «la rivelazione della stagione. È una squadra compatta, affiatata, che ci darà del filo da torcere: sarà una sfida difficile, come all’andata».

Per carità, però, difficile come all’andata, lo sia solo sotto il piano tecnico-agonistico. L’eco delle polemiche per quel che successe in Sicilia lo scorso ottobre, infatti, ancora si percepisce indistinto: il gol (regolare) annullato a Bergessio su segnalazione del giudice di porta e sotto (presunte) pressioni della panchina juventina, la rete (irregolare) decisiva di Vidal con fuorigioco di Bendtner, il caos durante e dopo l’incontro con richieste di replica ed offese assortite.

No, meglio che l’andata resti un ricordo, al massimo una cartella nera nell’archivio dei misfatti del campionato. Domenica è sfida tra due poli italiani accomunati dall’identica voglia di sognare: l’Europa guarda.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]