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Juventus: countdown scudetto

Contro il Palermo nella sempre piacevole data del 5 maggio o addirittura a casa del Torino, nel derby di una settimana prima? Se a questo punto, nel girone d’andata, la domanda ricorrente circa la Juve era quale potesse essere (e se esistesse davvero) una formazione capace di fronteggiarla, adesso l’unico dubbio è sul quando sarà ufficiale il secondo Scudetto dell’era Conte.

La vittoria di Roma sulla malmessa Lazio ha infatti avviato il conto alla rovescia: a Buffon e compagni servono 7 punti su 18 per rendersi irraggiungibili. Una passeggiata primaverile, insomma. Conoscendo la cocciuta disciplina del loro tecnico, c’è in ogni caso da immaginare che i giocatori bianconeri faranno di tutto per chiudere il prima possibile la pratica: dovesse il Napoli perdere qualche altro punto per strada, alla Juve sarebbero sufficienti le eventuali vittorie con Milan e Torino per laurearsi Campione d’Italia. Altrimenti, se ne parlerà dalla domenica seguente, quel 5 maggio che dal 2002 suona dolce ai cuori dei tifosi.

Ma riteniamo che Conte non vorrà fermarsi al titolo: è nelle facoltà della sua formazione, infatti, superare la Juventus di Capello, quella che nel 2005/2006 stabilì il personale primato di punti in serie A (91). Ripetendo il finale della scorsa stagione, imponendosi quindi in tutte le restanti 6 gare, la squadra bianconera può arrivare a quota 92. Un gran bel stimolo.

Gli altri obbiettivi, a più largo raggio, li ha fissati John Elkann, presidente del Gruppo Fiat, nella lettera agli azionisti della Exor, altra società di famiglia, detentrice del 63,77% del capitale sociale Juventus Football Club.

«La sfida resta quella di trasformare le buone notizie del campo in migliori risultati finanziari – ha comunicato il nipote dell’Avvocato, nella giornata in cui il CdA di Exor ha sottoscritto un aumento di capitale di 72 milioni (corrispondente a 483.736.664 nuove azioni) e l’acquisto di 9.485.117 diritti di opzione offerti in Borsa – Mi ha fatto particolarmente piacere vedere la Juventus vincere lo scudetto di serie A nel maggio del 2012, arrivando così a contare 30 vittorie sul campo. Cosa che rende quella bianconera la squadra che ha vinto di più in Italia, e di parecchio. Senza dimenticare ovviamente il prezioso sostegno dei tifosi, è l’impareggiabile mentalità vincente la vera forza di questa società»

Mentalità che ha palesato fin dal suo arrivo a Torino Arturo Vidal (12 gol stagionali per lui, finora), emblema della grinta di questa Juve e di cui questa Juve non può privarsi, a fronte di qualsiasi offerta («Già l’anno scorso abbiamo ricevuto diverse richieste per lui da parte di grandi club, ma noi non siamo dei venditori», ha puntualizzato Marotta, che sabato pare abbia trovato con l’agente del cileno l’intesa per il prolungamento fino al 2018).

Mentalità, comunque, che sta contagiando anche i ragazzi della formazione Primavera, che hanno conquistato la Coppa Italia battendo ai supplementari il Napoli. Dopo l’1-1 dell’andata a Torino, la squadra di mister Barone ha pareggiato anche in un “San Paolo” infuocato dai 40mila sostenitori partenopei, passando poi al 107′ grazie ad un guizzo di Mattiello. Di pura resistenza, dopo la grande gioia, il finale in doppia inferiorità (fuori proprio l’autore del gol decisivo e Gerbaudo).

Juve baby, ma identica, «impareggiabile» mentalità vincente.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]

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