Juventus: Pepe si opera, stagione finita

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Ci vediamo la prossima stagione, Simone. Perché questa ormai è andata per Pepe: quarta ricaduta al flessore sinistro, operazione inevitabile. L’infortunio scatenante durante il Trofeo Tim, quando il suo dolore poteva ancora essere solo un intoppo di una sera d’estate. Invece, la ripresa per il centrocampista bianconero si è rivelata una lenta salita verso la vetta del ritorno. E quando questo sembrava cosa fatta, con quei minuti finali contro la Lazio il 17 novembre, è scivolato di nuovo: ancora problemi alla coscia sinistra, la stessa che verrà sottoposta ad un intervento a breve.

«Abbiamo deciso di procedere con l’operazione – ha annunciato lo stesso Pepe, mentre i compagni si ritrovavano a Vinovo – Farò un piccolo intervento per tornare a giocare il prima possibile, che è quello che interessa a tutti noi».

Non deve esser stato facile (e non lo sarà) passare tanto tempo, impotente, a guardare la tua squadra, quella di cui solo un anno fa eri elemento imprescindibile, in campo, mentre tu sei costretto a soffrire su un seggiolino, a maledire quel fragile muscolo della gamba sinistra. Non deve esser stato facile, ma Pepe è sempre rimasto al fianco dei suoi compagni. «In questi mesi sono stato sempre a Vinovo, sempre presente, perché mi sento parte integrante di questo gruppo e perché comunque i miei compagni mi aiutano anche a passare il momento difficile. Per fortuna ho loro, i tifosi che mi sono vicini, la mia famiglia che mi consola e la società che mi da’ sempre il suo apporto».

E la società, nella persona di Giuseppe Marotta, ha scelto di manifestare fisicamente il suo sostegno, anche nell’ennesimo giorno triste della travagliata annata dell’ala laziale. «Vogliamo testimoniare il nostro affetto ad un ragazzo, un professionista, che ha dato molto alla Juventus – le parole del dg – La nostra vicinanza non può fare le cose impossibili, però vuole esternare come il grande affetto e soprattutto l’affiancamento in quello che è un iter da dover espletare nelle prossime settimane».

I tempi, comunque, saranno lunghi, a fronte di una speranza granitica.

«Da parte nostra c’è un grande ottimismo, perchè mi auguro che questo calvario per lui stia per terminare, almeno nella fase di identificazione di quello che è un processo medico effettuato attraverso analise oggettive. Per cui sono fiducioso e auguro a lui ogni migliore guarigione per poter ritornare ad essere uno dei nostri».

Se non sul campo, almeno sul palco dietro Buffon che alza una coppa…

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]