Klose il bomber che non si accontenta mai: per la Juve un pericolo glaciale

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Ha recuperato dalla contusione rimediata contro l’Olanda con la sua Germania e sabato affronterà, insieme ai suoi compagni, la Juventus co-capolista. Miro Klose sabato dovrà cercare di trascinare i suoi ancora una volta. Il bomber teutonico quest’estate è stato accolto con freddezza  dagli ambienti esterni alla Lazio: per il Bayern valeva a malapena un anno di rinnovo. Lui voleva continuare a fare gol, così come era abituato a fare nella sua carriera.

Dopo 12 minuti di Serie A non si è smentito e ha freddato Abbiati portando la sua Lazio in vantaggio nell’esordio con il Milan.”Ogni psicologo sportivo dice che si chiude con il passato quando si inizia a guardare al futuro. Io l’ho fatto”, sono state queste le parole di Klose rilasciate dopo l’addio al Werder Brema che lo rese grande. La scorsa estate l’ha fatto di nuovo, rimettendosi in gioco, firmando un triennale con la Lazio che ha significato un’iniezione di grande fiducia per lui.

E pensare che poteva essere Juventino oggi. Proprio sabato affronterà la squadra che non ha creduto in lui lo scorso gennaio, quando c’era da rimpiazzare l’infortunato Quagliarella. I bianconeri fecero solo un sondaggio e, nonostante l’ad Marotta fosse stato ben predisposto alla conclusione dell’affare, non se ne fece nulla. Oggi Miro incanta nella Città Eterna, è diventato un vero e proprio mito per i tifosi biancocelesti. Un gioiello a zero euro che Reja si coccola gelosamente. Fare bene con la Lazio, oltre ad essere una grande soddisfazione personale, serve anche a conservare il posto in nazionale: il record di Muller (68 reti) non è lontano.

Come riportato su Tuttosport nell’articolo di Simone Di Stefano, lui che è sempre stato abituato a segnare però ha vissuto anche momenti di crisi:”Quando sei al top è facile tornare giù, lì iniziano i guai. Sono stato male quando ho pensato di potermi lasciare andare. Oggi so che non posso rilassarmi un attimo, altrimenti il treno parte senza di me”, parole e pensieri di Miroslav Klose che raccontò quando si affidò allo psicologo tedesco Dieter Hermann, perché la sua paura più grande era accontentarsi. E da quel momento non si è fermato un attimo: ora ha nel mirino i Mondiali del 2012 e traguardi ambiziosi con la Lazio. Da mesi ha iniziato ad allenarsi anche a casa, facendo stretching prima di dormire. Prima delle partite e dopo gli allenamenti spesso si immerge in una vasca piena di cubetti di ghiaccio dove si iberna per dieci lunghi minuti. Un metodo che sembra pagare..

[Alessandro De Dilectis – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]