La Lazio si candida come “anti-Juve” ma il difficile arriva adesso

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logo-lazioLa Lazio è l’anti Juve? La discussione impazza nell’etere romano e non solo in questi giorni di sana euforia. Petkovic ha guidato la sua squadra a solo tre punti dai bianconeri e ora tutto l’ambiente sogna. In ben pochi quest’estete avrebbero scommesso sulla Lazio. Come ricorda Luca Calamai nel suo editoriale sulla Gazzetta dello Sport, il tecnico bosniaco aveva portato idee affascianti (pressing alto, utilizzo frequente della tattica del fuorigioco, ricerca della velocità) ma poco adatte alle caratteristiche della squadra,  reduce da due anni di Rejalismo. Dopo un precampionato disastroso, Petkovic ha avuto il merito di fare un passo indietro, trovando un compromesso tra le sue idee di gioco e le caratteristiche dei giocatori. Primo comandamento: non prenderle.  La Lazio ha una difesa ordinata, ben collaudata e difficile da battere. Sviluppare la fase offensiva, invece, è stato un gioco da ragazzi. Gente del talento di Hernanes, Candreva, Mauri può inventare la giocata giusta in qualsiasi momento e Klose è il terminale perfetto.

Due campionati fa, alla 20a giornata, la Lazio era seconda in classifica, con 4 punti di ritardo dalla capolista Milan. Ma nel momento di compiere l’ultimo salto di qualità la luce si spense all’improvviso e la Lazio chiuse al 5˚ posto con 16 punti di ritardo dai rossoneri. Più o meno la stessa cosa nello scorso campionato: quarta prima della sosta natalizia con 4 punti dalla capolista che sono diventati 22 a fine torneo. Un crollo verticale. Questa Lazio è diversa. Rispetto alla gestione Reja sono cambiati uomini e mentalità. Petkovic è un vincente, sa come gestire le pressioni. A differenza del tecnico goriziano ha scelto di non «nascondere» la sua squadra alzando l’asticella al massimo per obbligare il gruppo a misurarsi giorno dopo giorno con la Juve. La Lazio ha 12-13 giocatori di valore assoluto ma una rosa che non è paragonabile per numeri e qualità a quella di Conte. Tuttavia, se Petkovic continuerà ad infondere fiducia ai suoi ragazzi e con un pizzico di fortuna la Lazio potrà giocarsela fino all’ultimo. D’altronde non ha niente da perdere.

[Giuliano Corridori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]