Lavori in corso per l’attacco, Mauri e Floccari le “soluzioni” di Reja

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FORMELLO Alla ripresa analizzeremo i nostri limiti offensivi, siamo poco concreti, dobbiamo trovare una soluzione”. E’ stato lo stesso Reja, ieri, ad anticipare il tema della ripresa andata in scena questo pomeriggio presso il quartier generale biancoceleste.

Prima a parole, con mezz’ora di confronto con la squadra, poi con i fatti, con la seduta numero uno (specifiche esercitazioni offensive) di una settimana che porterà all’impegno di domenica contro il Palermo. Mauri e Floccari si candidano al ritorno nell’undici titolare, ma per il brianzolo è slittato il rientro in gruppo. In difesa tengono banco le condizioni di Lichtsteiner e Dias. Il brasiliano è quello che più preoccupa. Ancora passi avanti per Muslera: per lui oggi risonanza magnetica decisiva.

LA SOLUZIONE NON PASSA PER IL CAMBIO DEL MODULO – “Gara di importanza fondamentale”, avverte il tecnico, che se da una parte gongola per un equilibrio tattico ormai centrato, dall’altra maledice il vizio atavico della stagione. Non è solo un problema di “mancanza di bomber di razza”, ma è un difetto strutturale dell’intero impianto di gioco. Nelle ultime tre gare con Brescia, Bari e Cagliari Reja si è fossilizzato su un assetto rassicurante in fase di non possesso, ma non sempre redditizio nella zona calda del campo. La corsa di Gonzalez e Sculli sulle corsie esterne ha permesso di blindare il centrocampo, ma a tratti ha isolato Hernanes e Kozak, scremando sensibilmente le varianti offensive.

Non sempre Hernanes può accendersi o Kozak può ricevere palloni girabili direttamente in rete dalle fasce. “Servono delle alternative”, ha spiegato Reja, che però non sembra molto intenzionato a prendere in considerazione il ritorno in pianta stabile al rombo di centrocampo con le due punte. Vorrebbe dire, tra l’altro, dividere nuovamente la coppia Ledesma-Matuzalem (in quel caso ci sarebbe spazio per un solo vertice basso), forse la più solida certezza trovata nel 2011. Una sconfitta non può avere il potere di rimescolare totalmente le carte. Giusto andare avanti con il 4-2-3-1 (o 4-4-1-1), magari iniziando ad alternare qualche interprete.

FLOCCARI SCALPITA, REJA ASPETTA MAURI Floccari scalpita e, dopo essere stato utilizzato a Cagliari come attaccante esterno, potrebbe riprendersi il posto che nelle ultime 6 partite è stato di Kozak. Ma ancor di più, nei programmi di Reja c’è il ritorno di Mauri, considerato dallo stesso goriziano fondamentale per la sua capacità di attaccare lo spazio senza palla. “Bisogna essere più determinati, più convinti, dobbiamo giocare con maggiore intensità”, ha spiegato ieri, riferendosi proprio alla necessità di aumentare il movimento senza pallone e gli inserimenti dalla distanza. Elementi che possono contribuire nel rendere meno scontati i tentativi offensivi. Mauri, non al posto del faro Hernanes, ma più probabilmente di Gonzalez. Caratteristiche diverse sulla corsia esterna: meno profondità e corsa, ma più qualità nella rifinitura e capacità di non dare punti di riferimento alle difese avversarie.

Sarebbe come tornare in parte alla prima Lazio dell’anno, quando Zàrate, Hernanes e Mauri giostravano alle spalle di Floccari. Con la sola differenza che l’argentino resta ancora in ritardo su Sculli. “Gioca chi si allena meglio durante la settimana”, ha sentenziato questa mattina Dias, rimettendo nelle mani del numero 10 le responsabilità delle ultime esclusioni. Se il trend quotidiano non varierà, non cambieranno neanche le scelte di Reja. Per completate il progetto del tecnico, però, occorre certificare la totale efficienza fisica del brianzolo, che non scende in campo dal 9 febbraio con l’Italia a Dortmund, a causa di un fastidio nella regione degli adduttori che la scorsa settimana l’ha costretto ad un protocollo personalizzato di recupero a Cesenatico. “Tutto risolto”, ha ribadito lo staff medico, che aveva programmato il suo rientro in gruppo per l’inizio di questa settimana. Dovrebbe avvenire oggi: anche ieri, infatti, il centrocampista è rimasto fermo. Avrà poco meno di una settimana di tempo per fugare tutti i dubbi sulla sua condizione. Se non ce la farà potrebbe tornare in ballo anche Zàrate versione tornante, oltre che ovviamente la conferma di Gonzalez.

STOP PER LICHTSTEINER E DIAS, “NON PREOCCUPANO” – Alla fine l’azzurro potrebbe essere disponibile, così come Lichtsteiner, al quale questa mattina è stato riscontrata un’infiammazione “in corrispondenza dell’articolazione del primo dito del piede destro”, che lo costringerà ad effettuare una terapia specifica anti-infiammatoria: “E’ un fastidio che si porta dietro da un po’ di tempo, ma che non l’ha mai costretto a saltare le gare”, ha spiegato ieri il medico sociale Bianchini, che conta di restituirlo a Reja da metà settimana. “Basterà soppesare il carico di lavoro per tenere la situazione sotto controllo“, ha fatto sapere ancora Bianchini attraverso Lazio Style Radio, riferendosi anche alla situazione di Andrè Dias.

La risonanza magnetica a cui si è sottoposto questa mattina il brasiliano doveva rappresentare solo un passaggio precauzionale per monitorare l’entità del problema al ginocchio, emerso prima dell’incontro di domenica. Ma dall’ottimismo dei giorni scorsi e del calciatore stesso si è passati all’esigenza di fermare il calciatore per “l’infiammazione della parte mediale del ginocchio destro”. Anche l’ex San Paolo, che al Sant’Elia era comunque sceso in campo stringendo i denti, ha iniziato una terapia anti-infiammatoria specifica. La sua situazione verrà monitorata nel corso della settimana (nella prossima ci sarà un ulteriore controllo strumentale), ma è molto probabile che, come avvenuto a Radu prima dell’operazione al menisco di dicembre, il fastidio possa comunque essere tale da permettergli di giocare. In caso contrario è pronto il ballottaggio tra Stendardo e Diakitè che ha ormai completamente superato la lesione muscolare.

PROGRESSI PER MUSLERA, “POSITIVO IL TEST IN CAMPO” – Chi non sarà della gara con i rosanero è certamente Brocchi, il cui rientro è in dubbio anche per il derby del 13 marzo; mentre delle speranze continua a coltivarle Fernando Muslera, che non a caso ieri, dopo 8 giorni di riposo forzato ha cominciato un lavoro differenziato sul campo in compagnia del preparatore Bianchini. Una seduta alternata alle cure del caso, in attesa della decisiva risonanza magnetica di oggi, che dovrà svelare quanto la distrazione ai legamenti della caviglia sia migliorata. “Sono fiducioso”, ha spiegato nel week-end il portiere, “il risultato di ieri è nettamente positivo” – hanno confermato i medici – Presto contiamo di restituirlo a Reja”. Buone notizie arrivano anche da capitan Rocchi (reduce da una lesione del collaterale) che dopo quasi due mesi di purgatorio, è tornato ad effettuare buona parte del lavoro con il resto della squadra. Aumenterà gradualmente i carichi di lavoro, con la speranza di poterci essere con la Roma. Pasquale Foggia anche ieri ha continuato terapie di scarico per gli adduttori della coscia sinistra. La ripresa degli allenamenti è prevista oggi alle 10:30 ed alle 15:00.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]