Malesani, il tecnico che sa “leggere” le partite

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Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso finalmente il Grifone ha sconfitto l’Aquila. Il segno 2 mancava all’Olimpico da più di tre anni: il 13 gennaio 2008, manco a farlo apposta, il Genoa sconfisse per 2-1 la Lazio con doppietta di Borriello. Quel giorno Sculli giocava in maglia rossoblù: stavolta era dall’altra parte della barricata e ha segnato. Più che apprezzabile la sua mancata esultanza, indice di grande rispetto verso il pubblico rossoblù che lo ha amato.

Tornando alla gara, oltre all’exploit di Jorquera, c’è da registrare un elemento molto importante per i colori rossoblù: Alberto Malesani. Oggi il tecnico ha dato una conferma della sua capacità di saper “leggere” una partita e saper trovare subito soluzioni ai problemi. Ha posto subito rimedio al primo tempo inconcludente del Genoa: dopo i primi 10 minuti pirotecnici, la Ferrari rossoblù era nuovamente uscita fuori strada. Malesani ha inserito Jorquera che saltava allegramente centrocampo e difesa biancocelesti e serviva palloni a raffica soprattutto per Palacio che si smarcava con grande abilità. Seymour si collocava meglio davanti alla difesa, Kucka si svegliava dal torpore e portava offesa alla porta avversaria, Veloso correva e metteva ordine alla squadra. Il cambio di giocatori, di passo e di mentalità è merito dell’allenatore. E’ una garanzia per il prosieguo del campionato: è un segnale che “Lupo Alberto” sta entrando in sintonia con i suoi uomini e ne conosce lo stato di forma. Si comincia a intravedere la necessaria “diarchia” con il presidente Preziosi: se entrambi saranno assieme i pilastri della società, il futuro potrebbe essere roseo. Ho notato che il tecnico avversario, Eddy Reja, ha affermato che la vittoria del Genoa è stata causata dai demeriti della Lazio: saper approfittare delle debolezze altrui e colpire è uno dei fondamenti del calcio. Se il Genoa non l’avesse fatto, avrebbe davvero mostrato un preoccupante punto debole.

Devono essere segnalati due punti deboli ancora evidenti. Innanzitutto la mancanza di una punta centrale: almeno per ora né Caracciolo, né Pratto danno affidamento. Si spera in un pronto rientro di Zè Eduardo dall’infortunio: potrebbe essere provato come centravanti. Inoltre mancano esterni difensivi: ad eccezione di Moretti, la rosa del Vecchio Balordo mostra una carenza nel ruolo come ha dimostrato l’infortunio di Mesto.

Mercoledì torna subito il campionato: sarà di scena a Marassi un Catania che è a pari punti col Grifone. Guai a sottovalutare gli etnei di Montella: se Malesani proseguirà nella sua concezione («occorrono mesi per creare una squadra e anni per creare una mentalità») illustrata in conferenza stampa a fine gara, potrebbero esserci finalmente piacevoli sorprese per i tifosi rossoblù.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]