Matteo Angeli: «Genoa in Europa League? Deve esserci un input esplicito della società per raggiungerla»

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A quale obiettivo può puntare il Grifone? Pianetagenoa1893.net l’ha chiesto al giornalista della settimana Matteo Angeli del Corriere Mercantile, autorevole e apprezzato conoscitore del mondo rossoblù. La vittoria conseguita contro il Palermo lo ha ben impressionato: ha notato una squadra in netta crescita dopo le due rocambolesche sconfitte consecutive contro il Catania e l’Inter.

Con la vittoria sul Palermo, quale caratteristica del Genoa l’ha convinta particolarmente?
«E’ la voglia della squadra di chiudere al più presto il discorso salvezza. Col Palermo ho visto finalmente gli uomini di Ballardini molto determinati a conquistare a tutti i costi la vittoria. Il successo di ieri significa avvicinarsi tantissimo a quota 40 che significa tranquillità: ciò non vuol dire che il Genoa sia stato coinvolto direttamente nella lotta per la retrocessione, però era meglio mettere fieno in cascina ed eliminare ogni problema».

E’ dunque un passo in avanti dopo le due sconfitte con Catania e Inter?
«Senza dubbio. E’ il modo in cui sono maturate che ha lasciato perplessi, anche perché sono avvenute a distanza di una settimana e nello stesso identico modo: dopo 10 minuti dall’intervallo i giocatori si sono bloccati e hanno subito senza controbattere».

Il 4-4-2 adottato da Ballardini ha dunque risolto diversi problemi?
«Innanzitutto bisogna evidenziare che il suo modo di giocare è imparagonabile a quello di Gasperini: è completamente diverso. Però ha avuto un grande merito: ha dato molta praticità alla squadra. Il tecnico si è però lamentato ieri del fatto che i suoi uomini non facciano girare molto la palla a centrocampo: ieri si sono visti diverse volte lanci lunghi a scavalcare il centrocampo. Trovo molto convincenti le sue formazioni di inizio gara e la gestione delle risorse umane che ha a disposizione: nel complesso sta svolgendo un lavoro eccellente senza compiere stravolgimenti particolari. L’unica cosa che non condivido è la gestione dei cambi. Prendiamo ad esempio proprio la partita di ieri: c’era bisogno di una prima punta quando mancavano 20 minuti alla fine per dare maggiore incisività e occorreva sostituire Boselli con Floro Flores. Invece non l’ha fatto: per sua fortuna è stato premiato con il gol dell’attaccante napoletano».

Ballardini potrebbe ancora restare?
«E’ presto ed è difficile dirlo. Bisognerà anche vedere il mercato cosa offrirà: però bisogna ricordare che è un allenatore serio e preparato. Sicuramente è stata una buona scelta da parte del presidente Preziosi».

Dopo la buona gara disputata ieri Veloso ha finalmente recuperato?
«Sembra proprio di sì e mi è piaciuto molto come ha diretto il gioco. L’ho visto anche fare pressing: addirittura l’ha fatto due volte sul portiere avversario. E’ quindi in ottimo stato di forma: sa calciare in modo delizioso calci d’angolo e punizioni. Anzi, mi attendo da lui un gol direttamente dal corner. Tuttavia gli manca ancora un po’ di velocità: questa è una sua precisa caratteristica e non si può pretendere di più».

La zona Europa League è a quattro punti: è un obiettivo raggiungibile come ha ipotizzato ieri Dainelli?
«Ci deve essere un input esplicito da parte della società per raggiungerlo. Diverse volte in passato il Genoa si è trovato in quella zona, ma poi non ha voluto entrarvi. Secondo me dovrebbe essere il presidente a esplicitarlo chiaramente e dare una motivazione chiara: però ricordo che se c’è la Juventus in crisi ci sono altre squadre davanti al Grifone che possono ambire al traguardo continentale. Il calendario è comunque favorevole: Lecce e Brescia al Ferraris con la trasferta di Bologna di domenica prossima che è alla portata della formazione di Ballardini. Al di là dell’Europa League, secondo me il Genoa ha un solo obiettivo da raggiungere per il rispetto dei tifosi: chiudere la stagione nel migliore dei modi con grande impegno e caparbietà».

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]