“Maxi” Catania

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L’analisi della vittoria del Catania sul Cesena. Squadra vincente e convincente. All’interno i temi caldi del match: “Partenza Sprint”; “Riposo Post-Intervallo”; “E se segna Maxi”; Vittoria chiama Prudenza”

PARTENZA SPRINT

Il Catania del turnover pensi ma, in realtà, così non è. Tante conferme, la novità più eclatante è l’ingresso dal primo minuto di Gomez, neo acquisto rossazzurro. E Giampaolo miglior mossa non poteva fare: è lui a dare sprint e velocità alla squadra, è lui, insieme a Mascara e Lopez, a creare parecchi grattacapi ad un difesa che ad oggi era l’unica imbattuta di questo campionato. La squadra del primo tempo è in realtà un bel vedere d’insieme, come collettivo.

Gli etnei impensieriscono subito gli avversari ed è proprio Gomez a creare l’occasione più pericolosa costringendo Antonioli ad una difficoltà respinta in angolo. E se Andujar pur di toccare il pallone nei primi quarantacinque minuti si fa una corsa assurda per evitare un angolo qualcosa vorrà dire. Significa che la squadra è perfetta, anzi no, perché usare questo termine dà fastidio a Giampaolo, giusto così. E’ una squadra che però cresce, che trova il goal con una tale naturalezza da sembrare conseguenza di un gioco pulito e ordinato.

RIPOSO POST INTERVALLO

Ma, se Catania è, deve far soffrire, come sempre. L’inizio di ripresa sembra scoraggiante, quasi critico a vedere il Cesena, inoperoso per un tempo, a sfiorare la rete del pareggio dopo appena quaranta secondi di gioco. Un blackout che dura dieci minuti, forse qualcosa in meno, ma che, a trovar una pecca nella prestazione odierna, non va sottovalutato.

E SE SI SBLOCCA MAXI

Se da un lato ci si blocca per dieci minuti, bisogna guardare pure la parte positiva, necessita evidenziare una squadra brava a riprendersi senza accusare il colpo. E se, oltre a tornare a giocare con ordine, arriva anche il goal di Maxi Lopez non può che essere la serata perfetta, non può che vedersi un “Maxi” Catania, definito dal presidente Pulvirenti come il “più ordinato e composto che abbia mai visto”. E’ un Catania che incanta, del quale è facile innamorarsi. E’ una squadra che soffre, quella che, dopo tre turni, riesce a conciliare gioco e risultato, facendolo in un arco di tempo breve rispetto a quanto previsto dopo le prime due gare.

VITTORIA CHIAMA PRUDENZA Tre risultati utili consecutivi, sette punti in tre gare esaltano tutti, o quasi. Già, perchè se da un lato godersi le vittorie e una squadra che vince e convince è d’obbligo, dall’altro è fondamentale restare con i piedi ben saldi per terra, evitando così poi un risveglio amaro e catastrofico. E, a Catania, di questi risvegli se sono visti parecchi. Sia Giampaolo e Pulvirenti vedono una buona squadra, dei ragazzi vogliosi di sacrificarsi e di raggiungere al più presto l’obiettivo prefissato che, sia chiaro, si chiama salvezza. Parlare nel precampionato di Europa ha già portato male, ha già creato situazioni di superficialità. Meglio vivere alla giornata, cercando sempre il massimo. Poi, chissà…

[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]