Balotelli al Milan: quali i pro e contro dell’operazione?

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logo-milanDopo lunghissime telefonate, voli internzionali e innumerevoli parole dette e scritte, Mario Balotelli è ufficialmente un giocatore del Milan. Per la precisione manca solo la firma del giocatore  sul contratto, che verrà depositata questa mattinata, dopo le visite mediche nel centro medico di Busto Arsizio. La presentazione ufficiale dovrebbe tenersi nella giornata di venerdì, l’attaccante secondo indiscrezioni sarebbe intenzionato ad indossare la maglia numero 45. Per quanto riguarda le cifre: Balotelli percepirà 4 milioni netti all’anno più bonus, con un contratto che dovrebbe legarlo ai rossoneri fino al 30 giugno 2017. Al City vanno 20 milioni di euro più 3 milioni di bonus, pagabili in quattro rate.

 Come già fatto per Kakà con il brasiliano cerchiamo di analizzare i pro e i contro di un eventuale arrivo al Milan di Balotelli, per cercare di capire chi tra le varie parti coinvolte farà sul serio l’affare:

L’ASPETTO TECNICO – Nessun dubbio riguardo al Balotelli-Calciatore: a 22 anni vede la porta come pochi, è forte palla a terra, bravo di testa, molto abile a calciare le punizioni. Il suo fisico è un mix di forza e agilità, caratteristiche che lo rendono l’esempio perfetto del centravanti moderno. Se dunque rapportiamo il discorso alla sua giovane età, possiamo tranquillamente affermare che, da questo punto di vista, considerando le cifre dell’attuale calciomercato 20 milioni sono un prezzo decisamente di saldo per quello che a tutti gli effetti è uno dei più grandi prospetti del calcio mondiale.

L’ASPETTO TATTICO – Fino ad un mesetto fa avevamo un’opinione differente rispetto a questo aspetto: avremmo infatti detto che un acquisto così importante per il ruolo di centravanti avrebbe rischiato di pregiudicare la crescita di M’Baye Niang. Dopo aver visto all’opera Niang come esterno destro nel tridente, ci sembra che il giovane francese potrebbe ritagliarsi lo spazio necessario alla propria crescita in questo ruolo; infatti Niang è anche molto rapido, dotato di ottima tecnica e di visione di gioco, doti che lo rendono un giocatore in grado di dettare l’ultimo passaggio. Balotelli, come abbiamo già detto, è il prototipo dell’attaccante moderno: con le sue caratteristiche, sarebbe un terminale offensivo adattissimo per ricoprire il ruolo di centravanti in un tridente. Il 4-3-3 infatti necessita di un terminale offensivo mobile, in grado di dialogare con i compagni di reparto e bravo a fare il gioco di sponda per i centrocampisti; non c’è dubbio che Mario Balotelli sia in grado di svolgere questo compito e di garantire contemporaneamente un’ottima media-gol.

L’ASPETTO UMANO – Se per Kakà avevamo presentato questo aspetto come uno dei punti a favore della trattativa, nel caso di Mario Balotelli siamo costretti a pervenire alla conclusione diametralmente opposta: in questi anni Balotelli ha dimostrato che, se lavora con il giusto impegno, non ha nulla da invidiare ai top player mondiali [vedi esperienze agli ultimi Europei e il primo anno all’Inter in prima squadra], ma di contro ha evidenziato che quando non si trova in armonia con un ambiente, può diventare falloso, indolente e addirittura un problema per la propria società. E’ vero che giocare nella squadra di cui è sempre stato tifoso potrebbe rappresentare un incentivo a rimanere sulla retta via, e che l’ancor giovane età è un’attenuante di grande rilievo, ma nella realtà nessuno può garantire che il giocatore troverà il proprio ambiente ideale a Milanello.

L’OPINIONE:  Tirando le somme non posso fare a meno di ammettere di essere molto diviso in merito alla bontà o meno dell’operazione. Se considero il giocatore guardando solamente i primi due aspetti, non ho il minimo dubbio sul fatto che, a 20 milioni, Balotelli rappresenta un affare d’oro ed un investimento per il futuro del Milan. Quando però allargo il mio ragionamento, considerando anche l’aspetto umano, mi sorgono mille dubbi: Balotelli deciderà di mettersi in riga o alternativamente il Milan riuscirà a contenere il carattere esuberante del giocatore? E ancora: guardando il Milan di adesso, mi pare una squadra che abbia trovato una quadratura e si sia liberato da presenze ingombranti nello spogliatoio, che potevano portare a problemi di squadra, come Ibrahimovic e Cassano; siamo sicuri che reinserire un calciatore di questo tipo non sia alla lunga un problema per lo spogliatoio del Milan? Dal mio punto di vista, l’aspetto umano conta come l’aspetto del campo quando si parla di valutare un’operazione; ragion per cui ritengo che se il Milan decida di spendere 20 milioni nell’acquisto di Balotelli scelga di assumersi un rischio: solamente il tempo ci dirà se ne valeva la pena o meno.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]