Milan-Bologna 2-1: tanti alibi per i rossoblù ma si poteva fare di più

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logo-bolognaChi scrive, lo sapete, è uno dei tanti sostenitori di Stefano Pioli. Non sarà certo una sconfitta, peraltro a San Siro contro il Milan, a farmi cambiare idea su di lui, ma oggi se proprio devo trovare un responsabile mi dirigo verso la nostra panchina. Premessa: alcuni giocatori (non tutti) avevano nelle gambe i 120 minuti di Coppa Italia, Diamanti era in campo acciaccato, Taider e Gabbiadini solo in panchina per fastidi vari, e Krhin a letto con la febbre. Qui finiscono gli alibi, seppur sostanziosi. Io però non concepisco un tipico regista dal passo lento come Riverola messo dietro le punte, così come non concepisco in toto Michele Pazienza, che non ritengo un giocatore da Serie A. E sono gentile, vero Zanzi? Inoltre aver avuto in campo dal primo minuto un difensore dalle leve lunghe e dai piedi educati come Sorensen sarebbe stato importante sia per contenere in velocità due peperini come El Shaarawy e Niang, sia in fase di impostazione. Già, l’impostazione del gioco, la vera pecca del Bologna visto oggi: a tratti frenetica e imprecisa, a tratti addirittura imbarazzante. Lo ripeto, passino la stanchezza e le assenze, ma contro questo Milan mediocre (al quale siamo riusciti a regalare 6 punti su 6) si poteva e si doveva fare di più, cominciando da un’impostazione tattica diversa e da un approccio migliore alla gara.

Sofferenza in Co(n)stant(e) aumento e pericolosità offensiva prossima alle zero, i due gol del ‘simpaticissimo’ Pazzini nella ripresa (quasi in fotocopia, con la difesa ingiustificata spettatrice) sono stati solo la logica conseguenza. Già, perché nel secondo tempo Pioli ha sbagliato pure i cambi, lasciando in campo per quasi tutto il match l’improponibile Pazienza (a occhio almeno il 70% dei suoi passaggi è finito su piedi dei giocatori avversari), inserendo Taider per Riverola, che forse se abbassato avrebbe potuto rendere di più, cambiando Gilardino con Gabbiadini, che potevano stare in campo anche contemporaneamente visto che si doveva recuperare, e infine optando troppo tardivamente per il vivacissimo Pasquato (suo con deviazione di Mexes il gol della bandiera), che negli ultimi tempi sto piacevolmente rivalutando. Insomma, è stato un pomeriggio grigio, negativo, storto un po’ per tutti, a cominciare stranamente dal nostro pur bravissimo mister. E altrettanto stranamente, un pomeriggio positivo per Federico Agliardi, che si e prodotto in almeno tre splendide parate. Ma il suo problema, lo sappiamo, non è l’istinto o la reattività tra i pali, ma le uscite alte e più in generale l’autorevolezza in area di rigore, quindi ben venga Viviano (se effettivamente arriverà). Comunque sia, niente drammi, la situazione la conosciamo, tra alti e bassi ci sarà da battagliare per la salvezza fino alla fine. Certo, per tornare ad allontanarci, si spera una volta per tutte, dalla zona calda della classifica, e guadagnarci una maggiore serenità, si può cominciare a fare punti già tra sette giorni contro l’incostante Roma di Zeman. L’impresa non è impossibile, i ragazzi dovranno necessariamente provare a vincere. Abbiamo voglia di tornare in fretta a vedere il lato migliore di questa squadra, che pur con i suoi limiti ha tutte le possibilità di chiudere la stagione senza atroci patemi. Forza Bologna, siamo sempre con te…

TABELLINO:

MILAN; Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, Constant, Flamini (Traore), Montolivo, Boateng, Niang (Nocerino), Pazzini, El Shaarawy A Disp.: Amelia, Gabriel, De Sciglio, Acerbi, Bonera, Muntari, Antonini, Emanuelson, Bojan, Robinho All.: Allegri

BOLOGNA; Agliardi, Garics, Portanova, Antonsson, Cherubin, Pazienza (Pasquato), Perez, Kone, Diamanti, Riverola (Taider), Gilardino (Gabbiadini) A Disp.: Stojanovic, Curci, Sorensen, Motta, Morleo, Paponi All.: Pioli

Arbitro.: Doveri di Volterra

Reti.: 65° Pazzini, 80° Pazzini, 82° Pasquato

Ammoniti.: Abate (M), Cherubin (B), Pazienza (B), Diamanti (B)

[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]