Milan-Roma, le parole di Montella alla vigilia della partita

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“Sento aria di svolta, la squadra si è sbloccata. Non cambieremo modulo”. Le parole di Montella alla vigilia di Milan-Roma

MILANO – La brutta sconfitta del Ferraris contro la Sampdoria, poi il successo sofferto contro il Rijeka in Europa League, adesso la Roma. Milan chiamato al riscatto a San Siro contro la formazione giallorossa. Una sfida che l’allenatore rossonero Vincenzo Montella presenta così in conferenza stampa:

“Sento aria di svolta, mi sembra che la squadra si sia sbloccata e stia cercando di allontanare l’ansia. Il terzo gol al Rijeka è importante per voglia e sacrificio dimostrato, siamo una squadra che ha orgoglio e coraggio, esempio di ciò che ci serviva e ci mancava. Se Donnarumma avesse parato il rigore non avremmo fatto un’esperienza fondamentale per crescere ulteriormente. Potevamo sicuramente gestire meglio la gara. Abbiamo commesso due errori, siamo qui per migliorare. Ci siamo complicati la vita, ma ho visto uno spirito nuovo, che deve rimanerci addosso e nella testa“.

La partita con la Roma

Parlando della Roma ex attaccante della Roma ha dichiarato: “Hanno perso solo una partita, quindi c’è poco da dire. Possiedono un attacco super e vorremmo diventasse uno scontro diretto per piazzamenti importanti, visto che non succede da tanto tempo. Lo scorso anno ci sono arrivati davanti di più di 20 punti, quindi vorremmo un gara ‘vera’ anche per i nostri tifosi. Noi dobbiamo crescere in difesa, domani sarà un grande test. Avrò i miei calciatori concentrati per tutti i 95′ e sono sicuro che troveremo il modo per fermare Dzeko”.

Sulle pressioni mister Montella ha detto: “Ogni piazza ha la propria pressione e non so chi tragga più vantaggi o svantaggi tra Milano o Roma in questo momento. Per me è un circolo di emozioni: si tratta comunque della mia casa e non sarà mai una gara normale, ma un confronto pieno di affetto e legame. Gap con la Roma? Siamo una squadra diversa, potenzialmente potremo arrivare dove è arrivata la Roma, forse anche più. E’ un bel test, sono ansioso di giocare questa partita. Sono convinto che dimostreremo il nostro valore”.

Le critiche

In merito alle critiche sul suo conto ecco le parole di Montella: “Mi pare sia davvero tutto troppo ingigantito, esasperato. Noi siamo il Milan, ma all’inizio dell’anno abbiamo fatto una rivoluzione. Quando si costruisce una casa si parte dalle fondamenta che sono i calciatori, ma poi bisogna fare tutto il resto, alzare i muri con la mentalità ed arredarla con il gioco. Solo poi accenderemo il televisore e ci divertiremo. È vero che dobbiamo arrivare in Champions, ma prima ci serve la mentalità che troveremo con la coesione e continuando uniti e da squadra. Purtroppo queste critiche arrivano anche ai calciatori, io devo tranquillizzarli su questo per farli giocare più liberi e leggeri”.

Sul Ds Mirabelli l’allenatore ci è cosi espresso: “Con lui c’è un rapporto veramente splendido. Sia professionalmente che personalmente, ahimè sto più con lui che con mia moglie… C’è davvero una grande sintonia, mi dà il suo supporto ma senza essere invasivo. Sto veramente come un pascià. Non so da dove siano uscite queste storie di liti e crisi interne, sono tutte inventate”.

Poi sulla sua squadra l’allenatore ha detto: “Le aspettative sono più alte rispetto allo scorso anno, però siamo in linea con gli obiettivi finali. Quando c’è una rivoluzione, bisogna fare delle scelte immediate. Quindi la crescita può andare sacrificata per il risultato. Nessuna squadra tutta nuova ha mai vinto subito, e parlo di due mesi. Tutto ciò non mi turba, ma questa esagerazione è eccessiva ma non mio faccio deviare. Mantengo comunque il mio equilibrio“.

Bonucci

Su Bonucci, Montella ha voluto esprimere che: “Non è un problema e mai lo sarà, è un valore e lo sarà ancora di più. E’ il primo che sa di dover migliorare, in rosa è l’unico calciatore che ha vinto. Pentiti del suo arrivo? Assolutamente no, sono particolarmente contento. Mi sembra tutto esagerato, il suo ruolo e il suo livello fanno sì che sia così. Sul primo gol subito contro il Rijeka non è colpa sua, non doveva trovarsi lì, è la squadra che ha sbagliato. So come sfruttarlo al meglio rispetto al suo modo di giocare”.

 A cura di Paolo Baratto