Milan-Siena, l’analisi tattica: ottima prova di Bojan

211

logo-milanInizia bene dal punto di vista dei risultati il 2013 del Milan che a San Siro conquista i tre punti a fronte di una prestazione in chiaroscuro contro il Siena ultimo in classifica: risultato importantissimo, dal momento che molte squadre che precedono i rossoneri in classifica [Inter, Roma, Juventus e Fiorentina] hanno steccato la prima annuale; in questo modo i rossoneri hanno prontamente rimediato al passo falso dell’Olimpico accorciando il distacco dalle squadre che stanno inseguendo.

La partita presenta un preciso momento di svolta: l’ingresso di Bojan sul terreno di gioco a inizio ripresa. Lo spagnolo infatti segna lo spartiacque tra un primo tempo giocato piuttosto male, nel quale si possono ricordare solo due spunti personali di un sempre positivo El Sharaawy, ed una seconda frazione giocata invece da grande squadra. Allegri infatti sceglie di rischiare, togliendo un centrocampista ed inserendo lo spagnolo, il quale ha licenza di muoversi dietro il riferimento offensivo Pazzini, disegnando così un 4-2-3-1; il modulo, come abbiamo detto alcune volte in passato, è una valida alternativa quando si tratta di attaccare squadre molto chiuse e contro le quali non vi è esigenza di difendere con costanza, ed ha il pregio di mettere Bojan in una zona del campo adattissima a valorizzare le doti del giocatore. In questo modo infatti la manovra rossonera ne beneficia in imprevedibilità e il possesso palla risulta gestito con più precisione, essendo aumentato il tasso tecnico globale della squadra; il Milan riesce così ad avere la meglio sul Siena.

DA PROMUOVERE: Oltre all’ottima prova di Bojan, che si esalta quando gioca sulla trequarti, mi è sembrata abbastanza convincente la prestazione di Boateng sull’esterno di destra [benchè continuo a pensare che non sia quello il suo ruolo ideale] sopratutto nel secondo tempo, e la partita di De Sciglio al centro della difesa; il terzino si è dimostrato affidabile anche in questo ruolo, giocando una partita senza eccessive sbavature e confermandosi un elemento polivalente e preziosissimo per la retroguardia del Diavolo.

DA RIVEDERE: Sul 2 a 0 il gol del Siena andava assolutamente evitato; Paolucci stacca in mezzo a tre giocatori equidistanti dall’attaccante e che non saltano nel tentativo di contrastarlo. Non è possibile accusare simili cali di concentrazione, sopratutto quando un avversario è a ridosso dell’area piccola. Con queste premesse, siamo davvero sicuri che la priorità dei rossoneri sia quella di sostituire Pato con un attaccante? Un centrale affidabile e che sappia mantenere la concentrazione per 90 minuti mi sembra un acquisto più necessario per il Milan attuale.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]