Milan: tre giornate a Balotelli

207

logo-milanUn anno dopo sembra di rivivere il caso Ibra. Una colpa, sull’episodio dell’ammonizione sciocca, SuperMario ce l’ha ma da tutte le parti gliene vengono contestate mille altre che non lo riguardano. Pur avendo e di molto smussato gli spigoli del proprio carattere il centravanti rossonero alle volte si dimostra troppo esuberante commettendo falli che finiscono per costargli ammonizioni evitabilissime.

Come il gigante svedese però Mario deve fare i conti con una reputazione costruita in larga parte fuori dal campo. Una fama che ne ingigantisce, come sotto una lente, ogni forma di comportamento ed espressione. La costruzione di un personaggio che fa del carattere un’arma a doppio taglio. Le sanzioni comminate a Balotelli non sono mai al netto di tali considerazioni. I riflettori puntati su di lui spingono proprio tutti a inasprire i giudizi.

Così l’ingenuo Mario costretto a saltare il match con il Napoli, è presentato come l’ingiurioso Mario, fuori anche con Juventus e Catania. Nella giornata dell’isteria di Schelotto misurata in un solo turno di squalifica, la sentenza del giudice sportivo sembra quantomeno originale. Nella sboccacciata serie A la frase pronunciata da Balo sarebbe passata pressochè inosservata nella quasi totalità dei casi. Questa volta invece è arrivata la stangata. Molti critici credono che Balotelli debba essere trattato esattamente come tutti gli altri. In effetti è quello che chiede anche il popolo rossonero.

[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]