Motori, intervista a Marco Truiolo giovane pilota protagonista del CRV 2023

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Marco Truiolo

Marco Truiolo (nella foto), 15 anni di Milano, sarà uno dei protagonisti del Campionato interregionale velocità 2023 che partirà il prossimo 23 aprile sul circuito parmense di Varano de’ Melegari. CRV che quest’anno è giunto alla sua edizione numero 9 e che è organizzato come sempre dal novarese Alessandro De Gregori, patron del Moto club TTN Racing e promotore dell’Ice Trophy. Truiolo correrà nella nuova categoria 300 dedicata alle giovani promesse di un campionato, il CRV, che grazie alla partecipazione del Moto club Wiking Racing Team di Arluno del presidente Enrico Simonetti, diventa quest’anno a carattere interregionale.

E’ la tua prima volta nel CRV, cosa ti aspetti dal campionato 2023?

“Sì, per me è l’esordio nel CRV e non vedo l’ora della prima gara e di “scontrarmi” con i miei avversari!”.

Ci racconti il tuo percorso sportivo sin qui? Come valuti la tua esperienza?

“Tutto è partito quando avevo tre anni e mezzo: sono salito sulla prima minimoto con mio papà; poi con il passare del tempo sono diventato ancor più curioso e ho voluto sempre di più entrare in questo mondo, quindi all’eta di circa 7 anni sempre mio papà mi ha comprato la prima moto a marce, una Ohvale 160. Nel 2020, grazie al Racing Team Wiking, ho realizzato il mio sogno di partecipare ad un Campionata italiano con la Yamaha 300. Ormai sono tre anni che gareggio e sto crescendo sempre di più”.

Hai mai paura in pista?

“In realtà non particolarmente, ho sempre tanta voglia e tanta adrenalina quando salgo su una moto”.

Quando non gareggi cosa fai?

“Quando non gareggio sempre nell’ambito sportivo mi alleno molto: quattro giorni la settimana, con palestra e box che mi aiutano a migliorare la mia forma fisica per essere al meglio sulla moto”.

Il tuo pilota di riferimento?

“Non ho un pilota di riferimento, ma se mi devo ispirare a qualcuno penso che quello sia Marc Márquez”.

Il tuo sogno?

“Il mio sogno nel cassetto è ovviamente quello arrivare il più in alto possibile, chi lo sa: magari anche a correre in un Mondiale”.