Napoli-Catania 2-2: gli etnei mantengono l’imbattibilità nelle ultime giornate

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NAPOLI Catania in tenuta rossa, il Napoli in tenuta classica. In un soleggiato pomeriggio al San Paolo i rossazzurri si schierano in campo con gli undici attesi. Il modulo è però un 3-5-2, molto simile a quello del Napoli che mette in campo tutti i suoi assi e sceglie Gargano a interdire ed ad organizzare il gioco. I primi 20 minuti sono di studio. Le difese sono attente. Sono solo due cross, uno per parte, di Gomez e Dossena a impensierire i due portieri. Cavani e Lavezzi da un lato, Gomez e Bergessio dall’altro sono imbrigliati nelle trame difensive.

Al 26′ Bergessio è lanciato a rete ma Fernandez lo recupera e salva un’azione pericolosa del Catania. Le due squadre restano corte anche se pian piano è il Napoli a tenere di più la palla e a manovrare. È spesso Dossena ad ave la palla buona da mettere in mezzo dal lato sinistro ma la sua imprecisione permette al Catania di spazzare. Intorno al minuto 31 la partita si accende. Prima Gargano scalda le mani di Carrizo, attento in presa. Sul capovolgimento di fronte Bergessio viene fermato con tutti i mezzi da Aronica. Ma l’occasione più importante capita sui piedi di Hamsik che con una bordata dal limite costringe il portiere rossazzurro ad una autentica prodezza. Il Catania non accusa il colpo e si dimostra abile a catapultarsi in avanti. Da un cross al volo di Marchese nasce un pallonetto insidioso che De Sanctis accompagna fuori con lo sguardo.

Nonostante l’onda d’urto azzurra, la squadra di Montella tiene il campo e lascia pochi spazi. Sul finire della prima frazione è addirittura il Catania a manovrare e a proporre gioco e trame di costruzione. Solo qualche errore nell’ultimo passaggio nega la possibilità ai rossazzurri di calciare a rete. È zero a zero all’intervallo di una partita divertente ma giocata in modo guardingo da entrambe le formazioni.

Il pronti via della ripresa concede a Lavezzi una chance che l’argentino non concretizza.Il4′ minuto fa tirare un sospiro di sollievo al San Paolo. Contropiede Catania, Gomez dal suo lato riceve da Almiron e batte a colpo sicuro. La troppa sicurezza gli fa però alzare il pallone il quale finisce alto. De Sanctis ringrazia.

Tra il minuto 5 e il minuto 10, il Catania si rende pericoloso due volte. Prima una serpentina di Gomez semina il panico ma non concede al Catania l’occasione di passare. Poi è Almiron a lasciar partire un siluro che lambisce alta la traversa. Il Napoli non ci sta e, poco dopo aver sostituito un abulico Hamsik con Pandev, costruisce due chiare occasioni da gol in tre minuti. Sia Dzemaili, dopo pregevole dribbling, e poi Cavani, pescato da Lavezzi, si fanno ipnotizzare da Carrizo.

Il gol è nell’aria, le occasioni fioccano e Dzemaili dopo un batti e ribatti fuori area, scaglia un sinistro che si insacca nel sette alla destra di Carrizo. Minuto 15, Napoli in vantaggio. La reazione rossazzurra non è veemente ma Izco ha sui piedi il pareggio ma è debole il suo sinistro, dopo un intervento a vuoto di De Sanctis, e Aronica salva sulla linea. Cannavaro rileva un buon Fernandez. Un minuto dopo Cavani raddoppia. Lanciato ancora a rete da Pandev, l’uruguaiano supera Carrizo con un tocco sotto,  il pallone si stampa lemme lemme sul palo, ritorna in campo e Spolli svirgola permettendo al numero 7 di ribadire in gol.

Catania stordito. Per dare una scossa Montella ricorre a Llama per Marchese. È ancora la squadra azzurra ad andare vicina al gol. Lo scatenato Pandev semina due rossazzurri, entra in area e batte a rete dalla sinistra. Il palo salva Carrizo e il Catania. Proprio quando sembra finita, Llama batte un calcio d’angolo sul quale Spolli stacca indisturbato e firma l’1 a 2. Minuto 29, c’è ancora vita per i rossazzurri. Per tutta risposta Mazzarri si copre con Inler per uno stanco e privo di idee Lavezzi. Ricchiuti invece rileva il Pitu Barrientos.

Proprio quando cambia il tempo e inizia a venir giù qualche goccia dal cielo, Pandev sbaglia e Montella si gioca la carta vincente: Lanzafame. È proprio la mezza punta a metterla in rete sull’ennesimo calcio d’angolo, questa volta di piede dopo una piccola mischia. Incredibile, è 2-2. Lavezzi al 44′ ha l’occasione di portare in vantaggio il Napoli ma la sua punizione esce a lato di poco. Sono 3 i minuti di recupero ma non succede nulla di noto. Sugli spalti è festa per i tifosi rossazzurri.

Il Catania recupera una partita ben giocata ma che sembrava persa dopo il terribile uno-due della banda Mazzarri. Sono sufficienti due angoli e i rossazzurri mantengono l’imbattibilità delle ultime giornate confermandosi formazione in palla. Il Napoli chiude recriminando per aver gettato al vento un vantaggio importante e per non aver chiuso quando ne aveva l’occasione. Montella si gode il pareggio in uno stadio gremito. È un pari che avvicina di un punto l’Europa League ma che riporta con i piedi per terra un Catania troppo poco attento nel secondo tempo. Tra una settimana l’esame avrà il nome e cognome di Milan Capolista.

[Federico Caliri – Fonte: www.mondocatania.com]