Napoli-Chievo Verona 2-0: basta un tempo agli azzurri

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Stavolta il Napoli non delude le aspettattive. La squadra di Mazzarri riscatta l’ultimo periodo tutt’altro che positivo sistemando la pratica Chievo, autentica bestia nera negli ultimi anni, nei primi quarantacinque minuti. Buona la determinazione dei partenopei che però, a differenza delle ultime partite, questa volta sono riusciti a sbloccare la gara con un colpo di testa di Britos su situazione d’angolo praticamente alla prima vera occasione, nonostante diverse conclusioni dalla distanza e un buon predominio territoriale. Un assist illuminante di Hamsik e l’astuzia di Cavani nel difendere il pallone, invece, hanno portato al raddoppio che ha permesso al Napoli di gestire la gara nel secondo tempo e a Mazzarri di dosare le forze di altri elementi nell’ultima mezz’ora. Il tecnico azzurro può sorridere anche per l’imbattibilità di De Sanctis: l’ultima vittoria senza prendere gol era datata 26 ottobre (2-0 all’Udinese)

Walter Mazzarri inizia a far ruotare gli uomini a sua disposizione in vista del match con la Fiorentina, in cui con ogni certezza ne cambierà altri, e soprattutto lo storico impegno con il Chelsea. In difesa si rivede Gianluca Grava dal primo minuto con Aronica che passa centrale e Britos ad agire sul centro-sinistra. A centrocampo maglia da titolare per Inler, in coppia con l’inesauribile Gargano, con Zuniga a destra (riposo anche per Maggio) e Dossena a sinistra. In attacco confermato il tridente con Hamsik, Lavezzi e Cavani. Il Chievo di Di Carlo, a differenza di quanto fatto da Bologna e Siena negli ultimi confronti con i partenopei, non varia il suo 4-3-1-2 per mettersi a specchio. La novità è rappresentata da Acerbi al centro della difesa con Andreolli, Sardo a destra e Dramè a sinistra. In mezzo al campo Hetemaj, Bradley e Luciano (preferito a Rigoni). In attacco Thereau in supporto di Moscardelli e Pellissier.

I partenopei iniziano con un buon piglio. Dopo qualche minuto il Chievo è già rintanato nella propria metà campo ma stavolta, a differenza di quanto successo nelle ultime partite con squadre di medio-bassa classifica molto coperte, il Napoli riesce a sbloccare la gara al primo tentativo dopo un quarto d’ora: su situazione d’angolo Britos si libera della marcatura e con un potente colpo di testa batte Sorrentino. Fino a quel momento solo con un paio di conclusioni da fuori gli azzurri si erano resi protagonisti. La squadra di Mazzarri si scrolla la tensione delle ultime prove tutt’altro che convincenti e inizia a macinare gioco: dopo tre minuti Cavani carica il destro di prima intenzione ma Dramè chiude e poi Inler, in ripresa, ci riprova dalla distanza senza precisione. Intorno alla mezz’ora i ritmi si abbassano e la squadra di Di Carlo si spinge spesso in avanti. L’occasione più importante però è una conclusione di Pellissier che alla mezz’ora si libera dalla difesa e impegna De Sanctis con una conclusione troppo centrale. Il Napoli, però, sembra non voler mettere in discussione anche questa partita e al 35′ giunge al raddoppio: Hamsik serve l’assist nel corridoio per Cavani che anticipa Dramè, protegge palla sull’uscita di Sorrentino che poi lo stende. Lo stesso attaccante uruguayano spiazza il portiere gialloblù. Dopo il raddoppio c’è un calo di tensione dei partenopei che concede agli ospiti diverse situazioni di mischia. A cinque dalla fine la palla buona capita sui pieni di Sardo che però trova la respinta di De Sanctis.

Nella ripresa il Napoli non cala d’intesità. I partenopei controllano bene il gioco e quando attacco spesso riescono a pungere. Dopo sette minuti Gargano ci prova da fuori, ma Sorrentino salva in angolo. Gli ospiti rispondono con una conclusione di Pellissier che non trova la porta. La sterilità offensiva dei gialloblù porta Di Carlo al quarto d’ora a giocare la carta Moscardelli, bestia nera dei partenopei e accolto dai fischi al San Paolo, al posto di Paloschi. L’impatto dell’attaccante è buono e proprio su una sua sponda di testa, Thereau potrebbe accorciare le distanze ma Britos chiude in extremis. Per gli ultimi venticinque minuti Mazzarri risparmia Hamsik, sempre in campo nelle ultime gare, e inserisce Maggio alzando Zuniga nel tridente. La partita non offre grosse emozioni, considerando che il Chievo non incide in attacco e soffre terribilmente le ripartenze azzurre. Il finale è già in prospettiva Firenze e Chelsea: Mazzarri risparmia Lavezzi per un quarto d’ora inserendo Pandev, e a cinque dalla fine c’è spazio anche per Vargas al posto di Cavani. Il talento cileno però riesce a mettersi in mostra solo per una brutta distorsione ma non preoccupano le sue condizioni.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]