Napoli, il punto: maggiore convinzione con l’uomo in più

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logo-napoliL’obiettivo era domare il Diavolo e ci siamo riusciti ampiamente. Si è sofferto, ma si è anche imposto il nostro gioco e, in superiorità numerica, forse, si poteva crederci un po’ di più. Si perché oggi poteva essere il giorno per sfatare l’ennesimo tabù. Un tabù troppo lungo ormai. Vincere a San Siro avrebbe blindato la Champions diretta e dato pressione anche alla Juve. Gli azzurri hanno subito l’impeto del Milan fino al solito schiaffone. Il gol di Flamini scuote gli azzurri che avevano subito troppo e avevano lasciato campo ad un Milan non pericolosissimo.

Il gol del solito Pandev è una perla di Hamsik. Lo slovacco è sempre pronto a sfornare giocate di fino ma anche ad eclissarsi pericolosamente. Croce e delizia per lo slovacco che nella ripresa scompare e Mazzarri lo toglie giustamente, forse anche per un po’ di crampi. Nessuno tocchi il nostro campione, ma da lui, in certe partite ci aspettiamo molto di più. Quel sempre di più che ti arriva invece da Zuniga, sontuoso, da Behrami, stupefacente, e da Pandev sempre pronto a buttarla dentro. Dopo il gol il Napoli spinge, prova a dare la svolta già nel finale di primo tempo.

Nella ripresa il Milan si rianima e gli azzurri ancora una volta sembrano essere contratti. Il pensiero del pareggio forse risuona nelle menti dei ragazzi e forse anche di Mazzarri. Il tecnico forse doveva chiedere qualcosina in più ai suoi, forse doveva inserire un po’ prima Armero e Insigne e non snaturare in certe situazioni la chiave tattica. In 11 contro 10 poi bisogna crederci. Il Milan non si è arreso però, forse con una mentalità diversa saremo riusciti a chiudere i giochi. Il pari ci premia anche per la mole di gioco ma ora non bisogna abbassare la guardia. Il finale è per Rocchi. Mediocre, poco da aggiungere. Il rigore sul mani di Flamini è netto. Pazzini gioca sempre a limite con Britos, dopo il rosso sacrosanto su Flamini ammonisce tutti. Ridicola l’ammonizione a De Sanctis con lo “spione” Bergonzi che richiama Rocchi. Assurde anche le ammonizioni di Maggio e Cavani. Fortunatamente per il resto incide poco.

[Francesco Molaro – Fonte: www.tuttonapoli.net]