Napoli: spento il fanalino, febbre a 40

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La differenza di punti in classifica è pari alla disperazione del Bari. Ma il Napoli non può fermarsi proprio ora. Il campionato chiama, ti provoca, ti stimola! l’Inter di Leo affonda a Udine a ora di pranzo, la Lazio perde la testa a Bologna, come fai a restare indifferente? Troppo ghiotta l’occasione contro il fanalino di coda martoriato da infortuni, di quella che fu lo scorso anno l’autentica rivelazione.

LA PARTITA: E’ un Napoli ingannevole, falsamente attendista, non carica subito, sa di essere più forte. Anche se c’è il solito, generoso impagabile Cavani che già dai primi minuti lo vedi stazionare nella sua area alla ricerca di palloni da rimandare verso la porta avversaria. E’un Napoli pronto a colpire, come ad esempio al 35’quando Cavani lancia al bacio Lavezzi che, ultimo uomo viene messo giù da un difensore pugliese. Non c’è espulsione perché il Pocho troppo generoso si rialza e rimette in moto l’azione. Si crea una punizione, ed ecco che si sblocca il risultato. Siamo al 38’, premiato Lavezzi che, da vero “uomo lupo” d’area di rigore sfrutta il lancio di Cavani ed infila di prepotenza, 0 a 1.

SECONDO TEMPO: Parte meglio il Bari alla ricerca del pari, si rivede nelle sue fila quel bel calciatore che è Almiron assente per parecchi mesi, ma non incide più di tanto. Troppe strette le tenaglie di Cannavaro, Aronica e compagnia bella. In mezzo al campo il solito prezzemolino Gargano che, una volta insapora ed una volta rende scialbo il centrocampo azzurro, creando scompensi nei compagni.

Viene sostituito da Mazzarri e se ne esce borbottando(chissà se in spagnolo o in italiano), le telecamere implacabili, inquadrano i 2 Walter. Il calciatore continua fino alla panchina a parlottare, l’allenatore si gira e ad alta voce gli grida: “Stai zitto, stai zitto”. Grande Mazzarri ma sono cose che non vorremmo mai vedere, soprattutto quando NON ce né bisogno. Caro Gargano, avevi appena vanificato un perfetto contropiede(meno male che c’era il Bari inconsistente oggi). Avevi appoggiato coi tuoi piedi inattendibili corto, cortissimo verso Cavani che si sarebbe lanciato da solo, furioso con la sua chioma verso Gillet. Non puoi rivendicare nulla, in altre squadre(con altri allenatori più permalosi) avresti giocato un gara si e una no, NO Walter, in quel modo, MAI!

Torniamo alla gara e scusate lo sfogo. Siamo al 21’ ed il Bari resta in 10 per espulsione di Parisi(2° cartellino) fallo su Maggio. Troppa grazia, c’è di fronte il fanalino del campionato, ridotto con un uomo in meno e con la forza mentale di un Napoli che fuori casa è quasi perfetto. E così dopo un po’ melina e qualche minuto di attesa ecco la palla gol in contropiede con Gargano già prima descritta. Poi tanto per cambiare, arriva la zona Mazzarri(41’), per fortuna oggi non muta il cartellino della gara ma lo rafforza. Arriva il raddoppio con un lancio in corsa in mezza giravolta del Pocho in mezzo all’area dove arriva di corsa Cavani che a 2 passi mette in rete, 0 a 2 e un secondo posto bellissimo riconquistato in solitudine.

Ora c’è l’intermezzo della coppa Italia con l’Inter. Sarà un’altra grande serata a Fuorigrotta, urge vendicarsi dell’unica (forse) vera gara sbagliata dai ragazzi di Mazzarri in tutto questo stupendo campionato. E’ gara unica, chi perde è fuori. Così come UNICA sarà ancora una volta la cornice del San Paolo. Perché non riprovarci?

[Giuseppe Giannotti – Fonte: www.tuttonapoli.net]