Novara-Cagliari 0-0: i sardi badano più a restare in piedi

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Vediamola così: meno male che non si è fatto male nessuno. Perchè poco o altro si può salvare di Novara-Cagliari, con i rossoblù che trovano il ventisettesimo punto in classifica badando più a restare in piedi in quel Palaghiaccio che è il Silvio Piola. Una gara senza infamia e senza lode per gli uomini di Ballardini, che sabato sera proveranno a far male al Palermo di Mutti e Miccoli, per vendicare la sconfitta dell’andata.

PRIMO TEMPO – Fuori Cossu, Ballardini sorprende tutti nell’undici titolare, inserendo il marocchino El Kabir nel tridente con i confermatissimi Pinilla e Ribeiro. Proprio l’ex Mjallby prova a mettersi in mostra ingaggiando spesso e volentieri duelli in velocità con i compassati centrali piemontesi: al 15′ riceve un filtrante di Ribeiro al limite dell’area, ubriaca di finte il povero Garcia ma la successiva conclusione mancina è alta sull’incrocio dei pali di Ujkani. Tecnicamente gli uomini di Mondonico sono poca cosa, eccezion fatta per Rigoni e Mascara, dai cui piedi passano tutte o quasi le azioni pericolose degli azzurri. Al 18′ Gava annulla giustamente il gol siglato di testa da Caracciolo, per una netta carica dell’Airone nei confronti di Agazzi. Col passare dei minuti il Cagliari prova a lasciar sfogare il Novara, contenendo le iniziative orchestrate da capitan Centurioni e compagni. Proprio uno degli ex di turno rischia di combinare la frittata al 28′, quando stende appena dentro l’area il lanciatissimo El Kabir, che cade rovinosamente a terra: sarebbe rigore, ma il mediocre Gava lascia correre. Scampato il pericolo, i padroni di casa si lanciano confusamente in avanti, non riuscendo però a costruire nient’altro che flebili tiri dalla distanza (Pesce e Garcia) o il colpo di testa di Mascara al 39′, con palla a lato. Poco prima del duplice fischio è Conti, con una punizione dal limite decisamente a lato, a mettere la parola fine alla prima frazione.

LA RIPRESA – Il Novara che rientra in campo dopo l’intervallo cerca subito la rete del vantaggio con Pesce, ma il tiro da fuori dell’ex Torres viene parato facilmente da Agazzi. Ballardini non è soddisfatto dell’andamento della gara, così al 56′ inserisce Victor Ibarbo al posto di un volitivo (ma innocuo) El Kabir. L’ingresso del colombiano mette in apprensione la difesa azzurra, soprattutto perchè i rossoblù decidono finalmente di assumere le redini del gioco. Conti è pericoloso in diverse situazioni, soprattutto con tiri dalla distanza: sugli sviluppi di un corner scaturito da una sua conclusione Pinilla cerca il colpo di testa in anticipo sul primo palo, spedendo la sfera di poco a lato (59′). Il Novara corre ai ripari, inserendo i vari Jeda e Morganella (per gli spenti Rigoni e Mascara), senza però cambiare l’inerzia della gara. Al 67′ il Cagliari sfiora due volte il vantaggio con Conti: prima il suo tiro viene contenuto da Ujkani con i pugni, sulla respinta la girata del capitano rossoblù diretta sotto l’incrocio viene intercettata con la testa da Lisuzzo, a portiere battuto. Agazzi vive un pomeriggio tranquillo, anche se al 73′ giudica fuori con troppa superficialità un pericoloso tiro-cross di Gemiti, che lambisce il palo sinistro della sua porta. Un minuto dopo è Astori a non sfruttare l’errore di Centurioni in area novarese, spedendo altissimo il pallone colpito di destro,  non proprio il suo piede. Il finale di gara è vivace, con occasioni da rete su entrambi i fronti: ma nè Morganella (87′), nè Pinilla (92′) riescono a trovare il bersaglio grosso. La provvidenziale scivolata di Garcia sul lanciato Ibarbo decreta la fine della gara. Per i ragazzi di Ballardini tutto sommato un buon punto, ottenuto su un campo infame e senza rimanere vittima di fastidiosi infortuni. Rimane il rammarico di non essere riusciti a fare di più sul terreno dell’ultima in classifica. Una motivazione in più per vincere contro il Palermo.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]