Novara-Lazio 2-1: si complica la lotta al terzo posto

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La vita é un morso, sono in tanti a dirlo. Ma la Lazio esce dalla partita-brunch con il boccone impossibile da mandar giù, una sconfitta umiliante, incassata dal Novara virtualmente, retrocesso. Specialità della squadra biancoceleste: soffocare da sola pian piano le proprie speranze Champions. Forse la coppa europea più prestigiosa é boccone troppo grande, o prelibato, per le stanche fauci dell’aquila.

QUI LAZIO – Reja schiera la consueta difesa a 4, sulla carta il modulo è 4-4-2, ma Mauri e Candreva, partendo dalle fasce di competenza, galleggiano tra le linee, dietro le punte Kozak e Rocchi

QUI NOVARA – Il Novara gioca con il 4-3-1-2, Mazzarani dietro Morimoto e l’airone Caracciolo. Occhio a Rigoni, tecnicamente il più dotato, in panchina Mascara, altri piedi sopraffini agli ordini di Tesser.

PRIMO TEMPO – Lazio che parte subito forte, arrembante, ficcante sul sintetico del Novara, primo tiro in porta dopo due minuti, Cana da fuori prova ad impensierire Fontana, ma il tiro finisce a lato. Il ritmo è forsennato, la partita non concede tregue, dopo 6 minuti Paci si oppone col fisico all’agilitá di Candreva, e prende il giallo. La Lazio ha il piglio giusto, a testa alta prova subito a gettare palloni in area, provando a sfruttare le lunghe leve di Kozak, e gli inserimenti di Mauri e Candreva. Cana, schierato nel suo ruolo, sembra essere decisamente a suo agio, contrasta con maggior reattivitá del solito, e sulle fasce sembrano funzionare i meccanismi, in area arrivano buoni rifornimenti per le punte. Al 21′ minuto il Novara si affaccia in avanti con una punizione centrale di Lisuzzo, respinta da Marchetti. Lo stadio spinge la squadra di casa avanti, ma poche azioni da gol, poche occasioni per le punte. La Lazio prova a ripartire, ma al 35′ il Novara passa: crossa dalla di Mazzarani, Diakité pasticcia, ed il pallone beffa Marchetti. Dopo 3′ minuti la Lazio acciuffa il pari: tiro da fuori di Mauri, Fontana respinge e Candreva di testa deposita in porta di testa: esultanza tra i tifosi della Lazio, é amore. Dopo 1′ minuto Rocchi infila una palla in area gustosissima, ma Kozak vanifica gli sforzi del numero 9, causa controllo difettoso. Altro versante, altra azione: Morimoto stoppa e tira da fuori, e Marchetti blocca a terra. Al 42′ minuto tiro dalla destra di Caracciolo, Rigoni devia di testa fortunosamente ma il pallone scagliato a gran velocità finisce alto. Il primo tempo sta per finire, e Candreva prova la magia, tiro a giro, di molto a lato. Due minuti di recupero, e Mauri inventa un traversone pennellato per la testa di Cana, che incredibilmente getta fuori.

SECONDO TEMPO – Il secondo tempo inizia subito con un giallo a Morganellla per un brutto intervento su Candreva. Al 49′ squillo di Morimoto ancora da fuori: Marchetti blocca. Al Piola il Novara scende in campo più aggressivo, e la Lazio subisce l’iniziativa della squadra di casa. Garrido al 56′ rimedia il giallo, ma tutta la squadra biancoceleste annaspa, non riesce a ritrovarsi superata la metá campo. Al 57′ l’ingresso di Mascara al posto di Morimoto, in tempo per vedere un altro giallo a Kozak, anche lui non diffidato. 61′, altro cambio: dentro l’agilità di Alfaro, fuori uno stanco Rocchi, maglietta bagnata di sudore, senza essere incisivo. Al 64′ Kozak, dopo un’azione concitata e furiosa in seguito ad un tiro di Mauri in area di rigore Kozak supera Fontana. Il guardalinee prima convalida, poi annulla.

Dopo 1′ minuto Rigoni supera Scaloni, tiro secco sul primo palo ma Marchetti si oppone. Alfaro al 68′ prova a cambiare il match, salta il terzino, cross basso e preciso verso il centro dell’area di rigore, ma Mauri sciupa tutto: tiro alto. La Lazio sta accelerando, alza il baricentro, prova a gettare molti palloni in area, carica a testa bassa. Al 75′ tutto il mercato di gennaio in una sola azione: angolo di Candreva, Alfaro gira di testa e Fontana devia in angolo. Al 78′ magia di Mascara: fallo di Matuzalem, esecuzione magistrale, palo e gol. Giallo pesante dopo pochi minuti, 80′ e Candreva rimedia il giallo che gli farà saltare il match contro l’Udinese. Orsato ammonisce anche Orsato, reo di aver finto di non vedere che doveva essere sostituito da Centurioni. Cambio Antonio per Antonio alla Lazio: Rozzi per Candreva. Calcio d’angolo Lazio, ma Fontana non si fa sorprendere dal colpo di testa di Dias, e smanaccia. Contropiede avviato, e il fallo tattico di Matuzalem gli costa il giallo. La Lazio chiude il Novara, assalto furioso su gambe stanche, cross di Scaloni e rovesciata di Mauri fuori. Ledesma dalla trequarti su punizione getta dentro un pallone invitante, ma nessuno lo tocca, e Fontana riesce a smanacciare. Novara generoso, Lazio oramai appannata, disperata, e Orsato fischia la fine.

POST-BRUNCH – I padroni di casa, sperando in qualche “regalo” dai processi in corso, vogliono salutare la Serie A a testa alta, e hanno sfruttato, concreti  e terribili, le uniche azioni disponibili. La squadra biancoceleste, sulle gambe dopo un discreto primo tempo, soffre le assenze, una rosa risicata, e l’incapacità di affrontare con il piglio da grande squadra avversari decisamente alla sua portata, partite il cui unico risultato possibile dovrebbe essere la vittoria. La vita è un morso, ma alla Lazio il boccone di mezzogiorno rimane in gola. Sconfitta dura, e terzo posto sempre più in bilico, complice un punto in due partite assolutamente da vincere. Modulo obbligato, stanchezza oltre i livelli di guardia. Soffocano pian piano le ambizioni europee della squadra di Reja: forse il boccone è troppo grande, o gli artigli sono troppo affannati, il becco dell’aquila è troppo stanco per tenere stretta la preda, e portarla il nido: il terzo posto, la preda che conta, sta per cadere in altre mani, meno stanche, più ciniche e concrete, a meno di aggrapparsi all’orgoglio, andando oltre la stanchezza, oltre la testa annebbiata e le gambe pesanti. La vita è un morso, ma forse l’aquila è troppo stanca, per aggrapparsi affamata al terzo posto. Partita-brunch, il boccone è duro da mangiar giù.

[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]