Numeri e curiosità: Cagliari-Lazio è il match dei grandi ex

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Domenica sera andrà in scena il primo posticipo della stagione per il Cagliari di Ficcadenti. Avversario una lanciatissima Lazio, seconda in classifica con 15 punti e staccata di una sola lunghezza dalla capolista Juventus. Ma Cagliari-Lazio sarà soprattutto la sfida che vedrà il ritorno in Sardegna di due personaggi importanti per la storia recente della squadra sarda.

FERITE APERTE – Ne è passata di acqua sotto i ponti da quell’infausto 23 luglio 2010. Una normale calda giornata estiva, divenuta presto incandescente per molti tifosi rossoblù, scottati dalle dichiarazioni di Federico Marchetti, allora estremo difensore del Cagliari e della Nazionale. “Ho vissuto il finale di campionato e i primi giorni di raduno azzurro sperando nell’opportunità Samp. È normale essere ambiziosi”. Apriti cielo. Frasi vissute come un tradimento in piena regola da parte della tifoseria, che decise da allora di contestare sonoramente il portiere rossoblù fin dalle prime amichevoli estive. Quindi la scelta societaria di mettere da parte l’estremo difensore. Una decisione forse affrettata, come poi ammesso dallo stesso Cellino, che lo relegò ufficialmente a terza scelta dietro ad Agazzi e Pelizzoli, mettendolo nei fatti ai margini della squadra con l’assenso di Bisoli prima e Donadoni poi. Solo a luglio 2011, esattamente un anno dopo, la fine dell’incubo, con la cessione a titolo definitivo alla Lazio dietro compenso di 5,2 milioni di euro. Una svolta che per Marchetti ha significato la rinascita dal punto di vista professionale e umano. Abbandonate le prime diffidenze dei tifosi biancocelesti, oggi Federico Marchetti – 67 presenze in due stagioni con la maglia del Cagliari – è diventato un punto fermo per Edy Reja.

PROMOZIONE – Proprio il tecnico friulano è l’altro grande ex in casa Lazio. Per lui una sola stagione da allenatore in Sardegna, nel 2003/2004, ma ricca di gioie. 17 vittorie su 30 partite che significarono promozione diretta in serie A per un Cagliari che, già forte delle presenze di Daniele Conti e Alessandro Agostini, da quattro stagioni tentava ripetutamente la scalata, senza successo. Tuttavia già in passato Reja fu vicinissimo all’approdo in terra sarda. L’anno era il 1997: un Cagliari devastato psicologicamente dalla retrocessione in cadetteria dopo il drammatico spareggio di Napoli contro il Piacenza, tentava di ripartire con un nuovo progetto. Dopo l’abbandono di Carlo Mazzone, Edy Reja sembrava ormai il tecnico prescelto dalla società sarda, tanto da sbarcare a Cagliari per il colloquio decisivo con la presidenza. Niente di fatto. Il dietrofront di viale La Playa fu tanto rapido quanto inaspettato, così la scelta ricadde su Giampiero Ventura. Guardacaso proprio lo stesso tecnico poi sostituito a stagione in corso da Reja nel Cagliari targato 2003/2004.

ALLENATORI CONTRO – In perfetta parità il confronto tra gli attuali allenatori di Cagliari e Lazio nella massima serie. Ficcadenti e Reja si sono affrontati solo due volte in carriera, proprio la passata stagione. La doppia sfida Cesena-Lazio finì infatti entrambe le volte con un 1-0 a favore della squadra di casa. Sempre contro la Lazio, Ficcadenti, allora alla Reggina, ottenne anche un pareggio per 1-1 nel campionato 2007/2008. Non molto positivo, invece, il bilancio di Reja contro la squadra isolana: per lui tre vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte. Nei sei precedenti giocati al Sant’Elia, il tecnico è uscito vittorioso una sola volta, nella stagione 2009-2010, quando espugnò Cagliari con un secco 2-0 firmato Rocchi e Floccari, dopo essersi seduto da poche settimane sulla panchina della Lazio.

PRESENZE ROSSOBLÙ – Se venisse schierato domenica, Alessandro Agostini raggiungerebbe, con 240 presenze in serie A, nientemeno che Pierluigi Cera al terzo posto della classifica relativa alle partite giocate col Cagliari nella massima serie. A livello di presenze assolute, invece, il terzino toscano avrà l’occasione di scendere in campo per la 255° volta, affiancando David Suazo in 12° posizione. Più staccato Andrea Cossu, che tuttavia taglierà contro la Lazio un importante traguardo entrando nel novero dei 20 giocatori del Cagliari più presenti in serie A. Il folletto sardo giocherà inoltre la 149° partita assoluta in rossoblù, raggiungendo Daniele Berretta. 33° posto assoluto già raggiunto, invece, per Davide Biondini. Il mediano cesenate, titolare nell’ultima sfida di campionato, ha agganciato Renato Roffi e Silvio Longobucco. Gli sarà ora sufficiente scendere in campo nella prossima sfida per posizionarsi al fianco di Raffaello Vescovi e Tonino Congiu.

GOL SUBITI – Con il gol realizzato da Candreva su rigore, il sesto subito dal Cagliari in otto partite, la difesa rossoblù è passata dal terzo al quarto posto nella classifica delle retroguardie meno perforate. Secondo posto, invece, per quanto riguarda le partite disputate in casa. Di Morimoto del Novara, complice una deviazione sfortunata, l’unica rete subita. Meglio del Cagliari solo l’Udinese: allo stadio Friuli la porta di Handanovic è ancora immacolata.

SEMPRE IBARBO – Continua inesorabile lo speciale record di Victor Ibarbo. L’esterno colombiano, subentrato a Nenè proprio negli ultimi minuti della partita di Cesena, resta l’unico giocatore di Serie A a essere entrato in campo partendo dalla panchina in tutte le gare disputate fino ad ora. Sfatato invece l’altro primato detenuto dalla squadra sarda, fino a mercoledì sera l’unica a non aver avuto rigori a favore né contro. Sono bastati 45 minuti per vedere assegnati entrambi.

[Alessandro Ariu – Fonte: www.tuttocagliari.net]