Nuovo insidioso ostacolo per Ranieri: il Catania

235

CATANIA Lo scorso anno guarda che casualità. l’Inter affrontò Napoli e Catania di seguito, come quest’anno, ma a campi invertiti e soprattutto dopo aver avvicendato la guida tecnica di Benitez a quella di Leonardo. Il risultato furono due vittorie importanti per risollevare i nerazzurri dalla vicissitudini di classifica fino a renderli unici rivali del cugini milanisti per lo scudetto. È probabile che nel decidere il futuro di Ranieri, ammesso all’esame Catania, il presidente Moratti non si sia servito di un metro di valutazione esatto nella gestione degli esoneri. Se Benitez, al momento del benservito era reduce da quattro vittorie consecutive, che tentennamenti avrebbe mai potuto provare il massimo dirigente nerazzurro nel congedare un tecnico che nelle ultime 6 giornate ha fatto annotare 5 sconfitte di cui 4 consecutive? Molto meno, un pareggio e due sconfitte in campionato, erano bastate per cacciar senza rimpianti Gasperini e sostituirlo proprio con Ranieri.

Dura per qualsiasi guida tecnica condurre con precisione e padronanza quando il proprio posto traballa. Ancor più complicato e temuto è sostenere l’esame per il “rinnovo” col Catania da esaminatore. Ed a maggior ragione per Claudio Ranieri, che oltre al “collega” subentratogli dopo le dimissioni dalla panchina della Roma, Vincenzo Montella, incontrerà la squadra che battendolo alla sua seconda sulla panchina del Napoli, disilluse l’ambiente nerazzurro tutto che la sconfitta al suo esordio, contro il Napoli, non fosse che una recrudescenza sormontabile della mal tollerata gestione Gasperini.

E dire che il primo esonero in carriera Ranieri lo subì proprio a Napoli, quando Van Basten espugnò il San Paolo con un poker memorabile. Ferlaino non ebbe remore nel sollevarlo dall’incarico quando il campionato non era ancora giunto a Dicembre. Febbraio o Marzo poi, non sono mesi felici. Nel 2004 proprio a Febbraio, il 25, arrivò l’esonero dal Valencia (a seguito della sconfitta in Uefa contro la Steaua Bucharest); lo scorso anno, sempre a Febbraio, le dimissioni dalla Roma e l’arrivo di Montella. Ma superato domenica scorsa il déjà vu Napoli, ed anche gli strali di Febbraio, inquietante è l’appuntamento del 4 Marzo. Fu proprio in tale data che arrivò il secondo esonero, o dimissioni a seconda del punto di vista. Ranieri allenava l’Atletico Madrid, a seguito della sconfitta ai quarti di Uefa contro il Lens venne sollevato dall’incarico. Domenica 4 Marzo, Ranieri si gioca nuovamente il posto, stavolta contro il Catania ed occhio, perché il 13 incombe l’ennesimo impegno in Europa, potezialmente fatale anch’esso.

Catania poi, che come detto ha una predilezione nello spingere “un passo avanti” tecnici sull’orlo del baratro. Un curriculum da killer seriale. Con la predilezione, tuttavia, di tecnici rosanero. La scorsa stagione il Catania, di Simeone, “fece fuori” Serse Cosmi dopo il 4-0 nel derby del Massimino, era la 31^ giornata. Mise il presidente Corioni, col 5-1 inflitto al Brescia in Coppa Italia, di esonerare a poco più d’una settimana di distanza il tecnico Iachini (tacciato di “prendere troppi goal”), sostituito da Beretta. Battezzò con una sconfitta l’arrivo di Cavasin sulla panchina della Sampdoria.

Stagione 2009/2010, fatale a Walter Zenga il pareggio interno contro il Catania. Il tecnico rosanero, l’anno precedente al Catania, venne esonerato per far posto a Delio Rossi. Una piccola vendetta rossazzurra per quei saltelli di risposta al grido “chi non salta rossazzurro è”. Il 7 Febbraio è tempo di servire il contro ad un ex allenatore rosanero sfuggito alla mattanza, Davide Ballardini perde 0-1 il confronto col Catania di Mihajlovic, perde all’Olimpico, davanti a Lotito, e perde anche il posto di tecnico laziale, affidato a Reja. Nel 2008/2009 il pareggio in casa contro il Catania fa vacillare e poi cedere, dopo due giornate, la panchina di Mandorlini al Siena.

Allora forse, il Catania, tra Febbraio e Marzo, è per l’avversario meno auspicabile per Ranieri che tecnico del Palermo non lo è stato mai, vero ma giocatore sì. Ed allora? Vedremo..

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]