Obblighi per Montella, dubbi Simeone: fuori Ricchiuti

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Catania: voglia di festeggiare una salvezza larga ma sofferta più di quanto non raccontino i numeri. Roma: Tra le tante difficoltà, dare un senso alla stagione mirando all’ultimo piazzamento utile per accedere alla Champions League. Tutto questo Domenica, al Massimino.

Catania: La situazione attuale – E’ febbre in città. Il successo in trasferta sul Brescia, il primo della stagione, ha garantito la matematica permanenza in serie A ma non ha permesso di festeggiarla adeguatamente, come in passato: Tifosi davanti agli schemi del derby di Genova, giocatori dentro l’aereo che li riportava a Fontanarossa. Appuntamento rimandato alla sfida contro la Roma e stadio Massimino che si prospetta tutto esaurito. Euforia comprensibile unita alle tante perplessità che una gara di fine stagione alimenta. Se le agenzie di scommesse quotano la vittoria del Catania a 7.00, dall’ambiente rossazzurro emerge la voglia di vincere, battere il record di punti ma anche quel rilassamento post-obiettivo che stride con i nobili propositi di “stendere” i giallorossi. I tanti tifosi che promettono di riempire lo stadio potrebbero così rivelarsi determinanti nel ricordare, e pretendere impegno e sacrificio per conquistare nell’ultima gara interna della stagione, il successo che sarebbe il miglior arrivederci al prossimo campionato, il sesto in serie A.

Roma: La situazione attuale – Una stagione travagliata come tutte quelle interlocutorie. Alle prese con l’avvicendamento societario, il campionato della Roma è stato significativamente condizionato dalle incertezze e dalle conseguenti domande che naturalmente sorgono, all’interno ed all’esterno dello spogliatoio, quando il padrone della baracca passa di mano il bastone di comando ad un nuovo e, per quanto rassicurante, comunque sconosciuto personaggio. Ambizioni scudetto infrante dalla realtà immanente delle cose; a far le spese dell’insuccesso Ranieri, l’allenatore tanto amato e celebrato nelle stagioni scorse, prima d’ogni altro. Chi vuol andare via, come Menez, chi è già andato via, come Mexes, chi vorrebbe restare e, al raggiungimento dell’obiettivo minimo stagionale, la Champions League, lega le proprie speranze di riconferma: Montella. Persa anche l’ambizione Coppa Italia, alla Roma non resta che vincere a Catania e sperare in un passo falso di Udinese e Lazio per giocarsi tutto nell’ultima sfida della stagione, all’Olimpico, contro la Sampdoria che oggi lotta per non retrocedere ma appena ieri estrometteva i capitolini dalla corsa allo scudetto 2009/2010.

Gli ex – Unico ex della gara è il secondo portiere del Catania, Andrea Campagnolo, cresciuto calcisticamente nella Roma di Zeman e Capello e che, con la maglia della Reggina, nel 2007, parò un rigore tirato a cucchiaio dal capitano giallorosso, Totti.

Catania: Così in campo

Al termine di una stagione altalenante, l’euforia di aver raggiunto con anticipo un traguardo vitale per quanto insoddisfacente visto il potenziale della squadra, può rivelarsi compagna infida affrontando una formazione determinata come la Roma. Tutti i rossazzurri vogliono vincere, Simeone anche, e proprio a tal fine garantisce di mandar in campo i giocatori non solo fisicamente, ma anche mentalmente pronti ad una gara di fine campionato contro una Roma che non verrà a regalare, semmai a pretendere, ed alla quale il pubblico intero chiederà di risponder picche. C’è un record da conquistare, un premio da agguantare e soprattutto gran parte della rosa a disposizione. Tante incognite, che partono dalla porta e finiscono in attacco. Carboni giocherà, per dar l’addio al suo pubblico, un tributo dovuto, lo stesso dicasi per Lopez, Silvestre, Ledesma, Alvarez, Andujar, altri giocatori in predicato di passar a “miglior” squadra. A completare la difesa bisognerà confrontare le motivazioni dei titolari Spolli e Capuano con quelle degli arrembanti gregari Terlizzi e Marchese. Lo stesso, a centrocampo, tra Biagianti ed Izco (vista la probabile indisponibilità di Ricchiuti), Gomez e Schelotto, Bergessio e Morimoto, cecchino spietato contro la Roma.

Catania (4-3-3): Andujar, Alvarez, Silvestre, Spolli, Capuano; Ledesma, Carboni, Biagianti; Gomez, Bergessio, Lopez. All. Simeone.

Roma: Così in campo

Ai capitolini non mancheranno le motivazioni, ma gli uomini, tanto da indurre il tecnico Montella ad architettare un cambio di modulo in corsa proprio per far fronte alle numerose defezioni che falcidiano il centrocampo della Roma. Fuori Perrotta e De Rossi per squalifica, fuori Brighi per la frattura del perone rimediata nello scontro con Gattuso, sabato scorso, fuori anche Pizarro, a meno di recuperi miracolosi, uscito anzitempo dalla sfida di Coppa Italia contro l’Inter, di mercoledì scorso, a causa dell’indurimento all’adduttore della gamba. Dinanzi ad una situazione simile, Montella sarà costretto ad affidarsi ad un centrocampo inedito, composto da Simplicio e Greco, utilizzati finora con contagocce, e completato dal giovane Rosi e dal fino a poco tempo fa panchinaro, Taddei. Buone nuove dalla difesa, recupera Cassetti, Burdisso non dovrebbe aver particolari problemi a smaltire un affaticamento muscolare, Juan confermatissimo al centro dello schieramento se l’allarme al ginocchio, scattato giovedì, dovesse rientrare in tempo (pronto Loria, ndr), a sinistra giocherà Riise. In avanti coppia d’attacco Totti – Vucinic, altro mattatore nelle gare contro il Catania ma che attraversa un periodo particolarmente astenico in area di rigore.

Roma (4-4-2): Doni, Cassetti, Juan/Loria, Burdisso, Riise; Taddei, Greco, Simplicio, Rosi; Totti, Vucinic. All. Montella.

Pillole di tattica – Ci si deve aspettare una Roma propositiva, ed un Catania senza l’assillo del risultato almeno così l’immagina anche l’addì del Catania Pietro Lo Monaco. Punto di forza della Roma le fasce, dove Montella potrà schierare i suoi titolari, più complessa la situazione a centrocampo, dove cercherà di regger botta ed il Catania dovrà invece esser bravo ad affondare i colpi. Per questa ragione fondamentale l’apporto di una mediana muscolosa, ma anche in grado di impostare e sfruttare la velocità dei due esterni a supporto dell’unica punta.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]