Palermo, cambio di mentalità

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Cambio di mentalità. Non solo quello che sta affrontando la squadra con il cambio di modulo e disposizione tattica, ma anche quello del Patron Zamparini nello svolgimento del suo ruolo “istituzionale” di Presidente del club di via del Fante. Non più un presidente vulcanico e mangiallenatori, ma più razionale. Un Presidente che formerà un unico blocco di “comando” con allenatore e direttore sportivo. Questi sono i propositi per la nuova stagione di Maurizio Zamparini: non più critiche al veleno destabilizzanti all’allenatore, ma protezione mediatica nei confronti di quest’ultimo. D’altronde questo proposito di cambiare mentalità Zamparini l’aveva già fatto capire più o meno chiaramente alla presentazione del nuovo tecnico: “Prendo Pioli, sarà il nostro allenatore per 5 anni, vedrete che non lo caccio”. E di tale tentativo (siamo pur sempre ancora ad agosto) del patron rosanere ne da risalto pure La Gazzetta dello Sport di oggi.

Difatti, chi si attendeva, dopo l’eliminazione in Europa League con i modestissimi svizzeri del Thun, le prime “bordate” del Presidente che avrebbero dovuto far segnare le prime crepe nel rapporto con il tecnico Pioli è rimasto a bocca asciutta: Zamparini non solo ha difeso e giustificato il tecnico, ma ha rilanciato dando carta bianca al d.s. Sogliano al fine di accontentare le richieste di mercato dell’ex allenatore del Chievo Verona. Se questo stato di cose si dovesse mantenere per tutta la stagione, chi subirà gli sfoghi del Presidente? Ovviamente la squadra nel complesso e i singoli giocatori. E lo si è capito sin da subito: chi non crede nel progetto e non sta bene a Palermo e nel Palermo va via, a prescindere dalla importanza del giocatore per la squadra. Insomma, la linea è stata tracciata, per chi non fosse contento nel seguirla, le porte sono aperte.

[Giuseppe Siino – Fonte: www.tuttopalermo.net]