Palermo, lo strano silenzio di Zamparini

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Negli ultimi mesi il presidente Zamparini ha probabilmente battuto ogni record in fatto di dichiarazioni alla stampa. Le uscite del Presidente su organi di stampa tanto cartacei quanto telematici si sono susseguiti con cadenza pressocchè giornaliera e riguardo ad argomenti per lo più sempre ugauli: l’ormai ex tecnico Delio Rossi, il valore del cartellino dei giocatori più promettenti, l’obiettivo ancora possibile della Champions League e i presunti torti arbitrali.

Da qualche giorno a questa parte tutti questi interventi sono di colpo venuti a mancare. Ieri sera dopo l’ennesima sconfitta e l’assenza della scossa che il cambio di tecnico avrebbe dovuto portare aspettavo con impazienza le parole di Zamparini, cercando di immaginare su cosa il suo pensiero avrebbe provato a far leva. Già, perchè il bersaglio prediletto degli ultimi tempi, cioè Delio Rossi, è oramai a casa e non può più essere chiamato in causa mentre parlare di Champions ancora possibile sarebbe quantomeno ridicolo visto il solo punto che ci distanzia dal Cagliari (e dal Bologna se non fosse stato penalizzato).

Per quanto riguarda poi il valore dei propri gioelli, non sembra questo il momento per sparare cifre esagerate riguardo alle valutazioni di calciatori che sembrano le copie sbiadite e stanche dei talenti ammirati qualche mese fa. Infine il capitolo arbitri: se è vero che ieri il Palermo ha subito l’ennesimo torto (il secondo gol di Sculli era in netto fuorigioco e quindi non valido) nel momento forse più delicato della partita, è anche vero che difficlmente il risultato sarebbe potuto essere diverso vista la prestazione sottotono dei rosanero.

Appare quindi chiaro che qualora il Presidente decidesse in queste ore di concedersi ai microfoni di qualunque giornalista sarebbe forse per una volta costretto a parlare d’altro: magari degli errori della dirigenza nell’allestimento di una rosa che ad oggi non ha alternative a centrocampo al di fuori di Kurtic e dei primavera e che si è affrettata a cedere Joao Pedro e Rigoni dotati quantomeno di maggiore esperienza; o della tanto invocata difesa a tre che non ha magicamente risolto i problemi di assetto difensivo e che tra l’altro può contare attualemente solo su tre interpreti (Goian è ancora fermo ai box).

Non si parla del lavoro di logoramento che ha portato all’abbandono di Sabatini lasciando un ruolo fondamentale ancora scoperto; ne del fatto che molti giocatori (Sirigu, Nocerino, Bovo) ad oggi sembrano lontani dal voler restare a Palermo perchè, come la maggior parte dei tifosi, vedono il progetto precedente definitivamente compromesso e quello futuro non chiaro, quantomeno ambiguo, perchè nessuno ha fornito rassicurazioni sul fatto che il Palermo resterà competitivo, che il prossimo anno verrà scelto un allenatore top e allestita una rosa più forte di quella odierna, evitando di ripetere certi errori. Non sembra di per se tanto complesso come concetto, invece, per ora, soltanto silenzio. Presidente dove è finito?

[Domenico Schillaci – Fonte: www.tuttopalermo.net]