Palombo trecento volte bandiera

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Angelo Palombo si appresta a disputare la trecentesima partita in blucerchiato. Qualora fosse titolare nella partita di Eindhoven infatti il capitano blucerchiato raggiungerebbe quota 300, una quota toccata da ben pochi giocatori della Samp in passato.

Non si può dire che sembri ieri il giorno in cui lo abbiamo visto per la prima volta al Luigi Ferraris, in un lontano 18 agosto 2002 in cui la Sampdoria affossò il Siena per 3-0 in Coppa Italia. Da allora altre 298 partite disputate dal centrocampista con la maglia blucerchiata addosso, per un totale di 299 partite disputate fino ad ora con la Samp. Lui è l’unico che ha visto la Serie B con la Samp, l’unico che con la Samp è cresciuto fino a portarla ad essere una delle squadre più invidiate del calcio italiano.

Per tutto quello che ha fatto alla Samp in questi anni bisognerebbe fargli un giorno una statua in quel di Bogliasco. Molto spesso nel calcio moderno si parla di bandiere a sproposito, nel senso che si usa il termine “bandiera” per indicare giocatori che nei fatti poi tanto bandiere non sono mai state, che magari si sono soltanto limitati a fare qualche proclama roboante ogni tanto. Noi invece possiamo dire di averla avuta una nostra bandiera in questi anni. Uno che si è accasciato a terra piangendo dopo la finale di Roma contro la Lazio, che ha di nuovo pianto dopo la partita contro il Werder, uno che di parole ne ha sempre fatte poche ma nei fatti c’è sempre stato.

Uno che come capitano meritava di alzarla almeno una coppa nella sua carriera. Uno che ha fatto finta di niente quando si è parlato di un interessamento da parte del Real Madrid nei suoi confronti. Uno che nello scorso mondiale se solo avesse giocato in una sedicente “grande” sarebbe stato titolare intoccabile in Sudafrica, anche avesse avuto una gamba rotta. Un uomo e un giocatore che come rappresentante della Sampdoria sarebbe stato degno di stringere la mano a bordocampo ai vari Terry, ai vari Puyol e ai vari Van Bommel in un prepartita di Champions.

Per questo e chissà quanto altro grazie di cuore a Palombo per esserci stato in tutti questi anni, e per aver aver voluto veramente bene alla Sampdoria.

[Mirko Grita – Fonte: www.sampdorianews.net]