Parma-Inter: la presentazione del match

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logo-parmaDopo aver balbettato in casa ed essere tornata al successo proprio nella sfida più difficile, quella di Genova, adesso per l’Inter ecco un altro scoglio durissimo, secondo ostacolo di una certa importanza dopo la Samp e prima del trittico di fuoco Napoli-Milan-Lazio. I nerazzurri saranno di scena al Tardini, su un campo che solo di rado li ha visti vincitori (appena 3 i successi in 22 gare di campionato!) e contro un avversario autore di un campionato ottimo.

LA TATTICA – Mazzarri si affida alle sue certezze e non cambia nulla (o quasi) rispetto al Marassi. Privo di Juan (stagione finita), Jonathan, Alvarez e dello squalificato Ranocchia, il tecnico di San Vincenzo conferma il 3-5-2 con Kovacic interno di metà campo. Cambiasso ed Hernanes completano il reparto mediano, con D’Ambrosio e Nagatomo esterni. In difesa, Campagnaro titolare assieme a Samuel e Rolando. Palacio-Icardi tandem offensivo. Ancora panchina per Guarin.

GLI AVVERSARI – Donadoni sa bene che il suo Parma è già andato oltre ogni aspettativa, salvandosi da mesi, e allora si punta all’Europa. Con quanta convinzione? Lo si vedrà oggi al Tardini. Di certo, più che uno spareggio per l’Europa League la sfida in Emilia sarà più che altro un tassello importante da piazzare per evitare un preliminare in più, classifica alla mano. Confermato il 4-3-3 e il rientro di Cassano, che dovrebbe ‘panchinare’ Amauri e l’ex Schelotto. Oltre all’italo-argentino e al talento di Bari Vecchia, ci sono anche vecchi cuori nerazzurri tra campo (Biabiany) e panchina (Gargano, Obi).

I PERICOLI – La velocità di Biabiany, l’inventiva di Palladino. Ma, soprattutto, la qualità di Antonio Cassano. Recuperato in extremis, l’ex 99 nerazzurro avrà il cuore diviso, ma la testa tutta volta a far vincere i suoi. Anche perché non ha dimenticato lo screzio con Mazzarri, più volte sottolineato, additato come colui che l’ha voluto lontano da Milano. Attenzione anche al tiro di Parolo e agli inserimenti di una squadra che, nel complesso, può far male con tutti.

DOVE COLPIRE – La difesa di Donadoni è piuttosto solida e poggia sull’attenta coppia centrale Paletta-Lucarelli. Picchi di rendimento mai avuti da questi interpreti, a cui si aggiungono i ritrovati Cassani e Molinaro. Il match d’andata, però, ha mostrato come gli emiliani possono soffrire il fraseggio nerazzurro e il gioco sugli esterni.

OCCHI PUNTATI SU… – D’Ambrosio. L’ex capitano granata sembra in crescita rispetto alle prime uscite. I famosi ‘codici di gioco’ di Mazzarri vanno assimilati poco a poco per gli esterni, da cui pretende movimenti particolari e a Genova si sono visti sprazzi di ‘vero’ D’Ambrosio. Oggi il 33 nerazzurro si troverà di fronte un cliente non facile come Molinaro e avrà l’obbligo di aiutare Campagnaro: vincere i duelli sulle fasce potrebbe risultare la carta vincente del confronto del Tardini.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]