Atalanta-Hellas Verona 1-2: emozioni a non finire a Bergamo

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logo-atalantaBellissima partita a Bergamo, soprattutto nel secondo tempo, dove succede di tutto, con emozioni a non finire e azioni da gol a grappoli. Alla fine vince il Verona 2-1, risultato meritato per quanto fatto vedere nell’arco dei 90’ e ora i Gialloblu sono a 2 punti dalla zona Europea con un calendario decisamente favorevole.

PRIMO TEMPO ATALANTA NON PERVENUTA – Il primo tempo, al di la dell’occasione da gol di Livaja dopo un minuto, è tutto di marca gialloblu. La squadra di Mandorlini in grandissima forma, ben organizzata e disposta in campo, ha chiuso i nerazzurri nella loro metà campo per 45’ sfiorando più volte il gol (Toni e Iturbe indemoniati), trovando però sulla sua strada il solito ottimo Consigli.

SECONDO TEMPO Colantuono effettua tre cambi nell’arco di pochi minuti, segno che la squadra fin li non gli era piaciuta. Ma è il Verona che ha continuato a fare la partita, andando in gol con l’ex nerazzurro Massimo Donati che da fuori area ha lasciato partire un tiro che si è infilato sotto la traversa di Consigli.

DIFESA IN AFFANNO – Il gol non ha scosso minimamente i nerazzurri che in difesa hanno concesso troppo a Toni, Iturbe, soffrendo molto gli inserimenti dei tre centrocampisti veneti. Al 27’, Luca Toni raddoppia grazie ad una bella triangolazione con Iturbe. Il Verona tira i remi in barca, escono per infortunio Donati e iturbe e l’Atalanta si sveglia accorciando le distanze con Denis e cercando un confuso assalto finale senza costrutto.

TONI-DENIS – Il duello a distanza tra Toni e Denis, ha visto prevalare nettamente il centroavanti veronese, un giocatore che fa reparto da solo andando a prendersi i palloni ovunque, coprendolo, facendo salire la squadra, dando sempre profondità con movimenti senza palla che mancano totalmente al Tanque Denis,troppo statico la davanti.

OBIETTIVO 52 PUNTI – Il Verona vince meritatamente e vola verso il sogno Europeo, mentre i nerazzurri mettono fine ai sogni europei dei pochissimi che ingenuamente ci credevano, ma resta vivo l’obiettivo dei 52 punti che si potrebbero raggiungere con una vittoria sul Genoa domenica e a Catania all’ultima giornata. Con Il Milan in casa, ora sarà durissima, considerato che i rossoneri hanno agganciato oggi il treno europeo dopo una cavalcata di 5 vittorie consecutive.

DONATI LE’X CON SOGNI NERAZZURRI – Prima della partita, c’è stato un incontro tra Donati e la società Atalanta per poter trattare direttamente un ritorno a Bergamo l’anno prossimo. Mentre vi sto scrivendo, non so ancora com’è andato l’incontro, conto di darvi informazioni nei prossimi giorni.

CONSIGLI NAZIONALE? NO PERCHÉ… – Ancora un’altra partita da oscar di Andrea Consigli che ha evitato con 2-3 interventi che hanno evitato un passivo più pesante. Qualcuno mi ha chiesto il motivo per cui non venga portato in Nazionale. Premesso che Buffon e Sirigu meritano di essere i primi due portieri, Prandelli opterà per portare un giovane di prospettiva per fargli fare esperienza e i nomi sono Perin, Bardi e Scuffet (fenomeno). Consigli ha 26 anni, bravo ma non troppo bravo per poter ambire ad un posto in Nazionale, è il destino di alcuni giocatori come lo stesso portiere Mirante che sono rimasti sempre su buoni livelli per tutta la carriera ma mai hanno fatto quel salto di qualità per farsi notare dai grandi club o dalla nazionale.

LIVAJA INSOPPORTABILE – Incredibile Livaja. Gioca un’altra ennesima partita pessima e si permette pure di fare il fenomeno offeso, uscendo dal campo zittendo il pubblico che giustamente lo fischiava. Livaja a Bergamo  non deve più rimanere, è solo un danno.

BASELLI – Baselli è un giocatore discreto, un giorno diventerà ottimo, ma ad oggi, non capisco davvero cosa Fiorentina, Juve, e addirittura il PSG ci veda in questo gicatore. Fisicamente, per la Serie A non è pronto, tecnicamente è bravino ma non ancora completo per poter ambire ad un top club. Sarebbe utile per lui che rimanesse ancora a Bergamo un anno a maturare e lasciar partire Carmona che merita sicuramente una piazza più ambiziosa.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]