Petkovic: “Il nostro limite è stato non tentare, potevamo fare di più”

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Un punto più che prezioso, a Torino nella tana dei Campioni d’Italia. La Juventus sul campo ha dominato, si è dimostrata nettamente superiore per quasi tutta la partita. Ma la Lazio solida, compatta, ha saputo arginarla e portare a casa un pareggio a reti inviolate che nelle ultime due stagioni in pochi possono vantare. Vladimir Petkovic lo sa, sorride per il punto conquistato, ma bacchetta la sua squadra. Serviva più coraggio, bisognava osare in alcune circostanze oltre che difendersi: Sono contento di aver conquistato un punto, è fondamentale per la classifica il morale e per crederci di più la prossima volta. Ma abbiamo sofferto troppo per quasi tutta la partita, complimenti alla Juventus – ha spiegato il tecnico biancoceleste a Skysport – Abbiamo provato a giocare ma i bianconeri sono troppo forti. Il nostro limite è stato non crederci e non tentare. Siamo stati bravi anche a non prendere gol, nelle ultime partite abbiamo subito qualche rete di troppo. Potevamo fare di più, avere più coraggio e prenderci più responsabilità“.

Meriti assoluti per questa finale a reti inviolate a Federico Marchetti e a una difesa solida: “Grazie a Marchetti, ha fatto parate eccezionali con istinto puro. E grazie alla difesa che è stata abbastanza solida“. In campo nella ripresa si è rivisto anche Ederson, entrato al posto di Brocchi anche per dare maggior peso offensivo a una Lazio che non riusciva a uscire dalla propria metà campo: “La sua entrata ha aumentato il livello tecnico della squadra, con lui siamo riusciti ad arrivare più avanti. E’ simile a Hernanes ma più offensivo, purtroppo in questa partita è stato quasi impossibile esprimersi al meglio”.

La soddisfazione a metà viene espressa da Vladimir Petkovic anche ai microfoni di Mediaset Premium:Complimenti ai miei per questo punto e per la tenuta atletica, ma dovevamo, potevamo e volevamo fare di più. Questo anche per colpa della Juventus, che ha giocato per 90’ su alti ritmi. Abbiamo sofferto un po’ troppo per i miei gusti“. Il tecnico biancoceleste sottolinea nel particolare ciò che non lo ha convinto della sua squadra: “Non volevamo essere così bassi, ma essere più propositivi. Per colpa nostra e per la prestazione della Juve, non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto troppi passaggi sbagliati. Nel primo tempo giocavamo a ping pong, recuperando e restituendo il pallone all’avversario“. A fine partita, le telecamere hanno ‘beccato’ il mister laziale rispondere con toni accesi ai presunti insulti di un tifoso juventino in tribuna: “Fa parte del gioco, soprattutto quando sono così vicini come in Inghilterra, anche se lì non insultano. Ma va bene così. Stavo gioendo per questo punto ottenuto, molto sofferto“.

Un punto d’oro quello conquistato dai biancocelesti allo Juventus Stadium, che ha reso tutti molto felici. Tutti tranne, tranne uno: Vladimir Petkovic, che ai microfoni di LazioStyleRadio esprime la sua amarezza per una gara giocata troppo in difesa dai suoi: “Sicuramente abbiamo preparato la gara per mettere più in difficoltà la Juve, ma un po’ per colpa nostra e molto per meriti dei bianconeri non ci siamo riusciti. La cosa positiva è che non abbiamo subito gol e abbiamo portato a casa un punto in un campo dove è difficile uscire con qualcosa. Certo, molte occasioni create dagli avversari sono state provocate da nostri errori e su questo c’è da lavorare”. Vuole di più Petko. Non gli è piaciuto come hanno giocato i suoi, in una gara partita subito in salita, con l’infortunio del centrale Dias: “Peccato cambiare un difensore dopo pochi minuti, ma abbiamo fatto bene nella fase difensiva. La Juve ha molta fiducia quando gioca in casa e riesce a mettere in difficoltà qualsiasi squadra”. Ma non c’è tempo di piangersi addosso. Già giovedì i biancocelesti sono attesi da un grande impegno e non si dovranno far trovare impreparati: “In Europa League sarà una gara dura anche perché incontreremo una squadra che ha perso 5-2 e vorrà reagire, dando una svolta. Dobbiamo assolutamente riuscire a vincere e imporci sul piano del gioco, per assicurarci la prima posizione e il passaggio del turno”.

[Baldinacci/Fiori/Filizzola – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]