Pinzi: “Il nostro segreto? Le quattro sconfitte iniziali”

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I bianconeri, con la vittoria di Cagliari, hanno scavalcato la Lazio e hanno raggiunto il quarto posto portando a termine una lunghissima rincorsa cominciata nel mese di ottobre.

A parlarne è proprio un laziale doc, Giampiero Pinzi. “Finalmente abbiamo superato i biancocelesti, ma siamo consapevoli che adesso comincia il difficile. Il nostro stato di forma è strepitoso, di questo passo possiamo agguantare anche il Napoli”.

Nelle ultime nove partite l’Udinese affronterà le tre dirette contendenti per l’Europa dei big: Roma, Napoli e Lazio. “Gli scontri diretti saranno determinanti, ma dovremo giocare anche le rimanenti gare con la massima concentrazione perché arrivare con un buon margine agli appuntamenti decisivi potrebbe fare la differenza e ci darebbe sicuramente maggior tranquillità”.

Proprio per questo i tre punti di domenica valgono doppio: “Il Catania viene qui per cercare punti salvezza e non ci regalerà niente. Potrebbe svilupparsi una gara sulla falsariga di quelle viste contro Bari e Brescia. Noi attacchiamo sempre, ma inevitabilmente lasciamo anche degli spazi, la beffa è sempre dietro l’angolo”.

E le rivali non aspettano altro che un passo falso delle zebrette: “Questo è un campionato strano. Tutte le partite sono da tripla in schedina. La Lazio ha preso un duro colpo nel derby, ma avrà la fortuna di giocare in casa il prossimo turno. Anche la Roma mi fa paura perché non molla mai. Il nostro stato di forma è ottimo, andiamo al doppio dei nostri avversari. Speriamo che la benzina duri fino alla fine”.

La coppia d’assi Di Natale e Sanchez sembra non volersi più fermare: “Nessuno poteva immagina che, dopo la scorsa stagione, Di Natale si sarebbe ripetuto sugli stessi livelli, invece probabilmente finirà addirittura per superarli. E’ semplicemente incredibile. Il Nino è diventato concreto e devastante, sta bene e si diverte. La squadra gioca per lui e lui vola. Dà l’impressione di poter far gol in qualsiasi momento”.

Il segreto di questa Udinese però è un altro: “Siamo un blocco unico e lo percepiscono anche i nostri avversari. Tutti si stanno esaltando: la difesa gioca alla grande e il portiere para tutto. Ogni singolo elemento sputa sangue per i compagni. E’ cominciato tutto con quelle quattro sconfitte iniziali. Sento dire che se avessimo raccolto punti in quelle gare ora saremmo in lotta per lo scudetto, invece, proprio quelle partite sono il segreto del nostro successo. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: ‘Non possiamo continuare così’. Abbiamo fatto quadrato e ora siamo un gruppo d’acciaio”.

Il centrocampista romano faceva parte della spedizione bianconera che centrò la qualificazione alla Champions League nella stagione 2004-05. “Quella era un’Udinese più matematica, sapeva strappare il punticino sui campi difficili ed era più esperta. Questa Udinese, invece, è più spavalda e a volte anche più ingenua. Si spinge sempre all’attacco e ha quel tocco di Sud America che non guasta”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]