Ri-Montella? Ri-voltella: il Catania si fa male da solo

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CATANIA La prima sorpresa è il sole, in un giorno annunciato piovoso. La seconda non leggere, nell’undici scelto da Di Carlo, i nomi di Cesar, Hetemaj e Moscardelli. Il tecnico del Chievo Verona mesce le carte, preferendo ai “sicuri titolari” della vigilia Andreolli, Bradley (rientranti dagli impegni con le nazionali) e Thereau, che scalza addirittura il “bomber” Moscardelli (3 reti finora). Confermate le scelte di Montella: intoccabile il tandem offensivo Bergessio – Gomez, a centrocampo Ricchiuti vince il ballottaggio con Delvecchio, nel 3-5-2 Potenza rileva il posto dell’infortunato Izco (e dello squalificato Lanzafame) come esterno destro.

Catania subito in avanti. Potenza serve Ricchiuti steso da Luciano al limite dell’area, Tagliavento non ha dubbi: punizione ed ammonizione per il brasiliano. Lo specialista Lodi trova tuttavia l’opposizione della barriera. La reazione del Chievo Verona al 5′, sul secondo angolo consecutivo Mandelli gira al volo in acrobazia, palla sul fondo. Replica immediata del Catania: cross di Marchese per Almiron, colpo di testa poco alto sopra l’incrocio dei pali, è l’8′. Al 15′ occasione in ripartenza per il Chievo Verona, ma Bellusci è bravo a chiudere prima lo spazio per l’imbucata di Pellissier, quindi Luciano che aveva dato vita all’azione palla al piede. Al 21′ clamorosa disattenzione di Bellusci che serve Pellissier al centro dell’area, dosando male un passaggio orizzontale, Spolli chiude in scivolata evitando una rete quasi certa.

Gara per lunghi tratti noiosa, bloccata. Il Catania tenta di produrre gioco, il Chievo Verona si chiude con grinta e compattezza, raddoppiando sul fantasista Gomez e tenendo così lontani dall’area gli attaccanti etnei. Al 31′ Ricchiuti prova a rompere l’equilibrio della gara con un tiro dal limite, del goal solo l’illusione, verosimile, spenta quando Sorrentino prende il pallone dal fondo, non quello della rete. Al 35′ palo del Catania, Bergessio: calcio d’angolo, mischia, Bradley rimette in area dove l’argentino riprende palla spendendola sul palo, Legrottaglie anticipato in angolo. Al 43′ l’episodio chiave: da una punizione mal gestita, Spolli perde palla, Pellissier gliela soffia e viene atterrato in area, almeno secondo Tagliavento. Lo stesso Pellissier, dal dischetto, non sbaglia e porta in vantaggio il Chievo Verona.

Al rientro dagli spogliatoi, il Catania prova subito a reagire, Bergessio murato di fronte a Sorrentino. Al 60′, in assenza di spunti di discontinuità tangibili, Montella cambia, passa al 4-3-3 inserendo Biagianti e Lopez per Ricchiuti e Potenza,; la risposta di Di Carlo è Moscardelli per Thereau. Al 64′ proprio Lopez, liberatosi al limite dell’area, va alla conclusione, rasoterra, a lato del palo difeso da Sorrentino. Al 66′ rigore per il Catania, procurato da Lopez. L’attaccante va sul dischetto, ma a batter vuol essere Lodi. Montella cerca di mediare dalla panchina ma si becca un improperio dell’argentino. Tensione che non giova a Lodi, Sorrentino devia in angolo il pallone del possibile pareggio. Goal sbagliato, goal subito, anche se non nell’immediato: al 72′ papera difensiva tra Bellusci e Biagianti, servito in area a porta sguarnita Sammarco non può che depositare in fondo al sacco. Partita virtualmente chiusa, almeno per i successivi 5′, finché Almiron dai 30 metri non sfodera un destro micidiale che carambola sotto l’incrocio di Sorrentino, battuto imparabilmente. Al 79′ occasione per Biagianti, a tu per tu con Sorrentino, spara addosso al portiere.

Tra perdite di tempo scientifiche ed un recupero opinabile (solo 3′ in luogo dei 2′ concessi nel primo, nonostante un rigore e dei sostituzioni) sfilano via le speranze di un Catania mai domo, che fino all’ultimo cerca la via del pareggio, senza però riuscirci.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]