Sampdoria-Cagliari, l’analisi tattica

435

Sampdoria-Cagliari, analisi tatticaGENOVA – La partita di ieri a Marassi tra Samp e Cagliari ha prodotto un pari, che ai fini del risultato accontenta tutti. I sardi hanno da recriminare su un paio di episodi arbitrali. La Samp rimpiange che la bomba di Torreira si sia infranta sul palo.

Lo scacchiere di centrocampo

Sotto l’aspetto tattico l’interpretazione non è difficile. I moduli e la filosofia di gioco espressa ieri dai tecnici è sotto vari aspetti simile. Rastelli ha avuto il merito di interpretare molto bene lo scacchiere del centrocampo. Dalla sua, inoltre, il tecnico dei sardi, ha avuto il vantaggio di non essere obbligato a fare la partita. Il Cagliari poteva sperare infatti in due risultati su tre.

La Samp, col suo rombo chiuso, ha dovuto necessariamente iniziare spingendo al centro. In previsione di ciò Rastelli ha predisposto una linea di trequartisti formata da Ionita, Isla e Padoin che ha impedito ai blucerchiati di impostare il gioco da dietro tra le linee. Le azioni concepite dai doriani nella prima parte della gara sono state quindi viziate dal pressing sardo e poco precise.

Ogni tentativo della Sampdoria, fino a quel punto, si imbatteva sulla trequarti avversaria, molto ben disposta e con un Pisacane in giornata di grazia.

Gli aggiustamenti

La contromossa di Giampaolo è stata a sorpresa quella di puntare sulle corsie esterne. I “nuovi” interpreti, Bereszynski e Pavlovic hanno ben figurato. Si sono infatti proposti spesso anche in supporto al centrocampo, facendo vacillare il castello tattico di Rastelli. È stata in questa fase che si è verificato il miglior periodo della Sampdoria.

Nel secondo tempo il Cagliari è sceso in campo più determinato. Per impedire alla Samp di tenere il baricentro alto ha costruito uno sbarramento a zona sui portatori di palla, mettendo Bruno Fernandes in difficoltà di inserimento tra le linee.

L’ingresso in campo di Djuricic avrebbe potuto essere poi amplificato in efficacia dall’aggiunta di Schick al posto di Barreto, come in un primo tempo intendeva fare il tecnico blucerchiato. Giampaolo invece, proprio al momento della sostituzione, ha deciso di far uscire Muriel, per non sbilanciare troppo in avanti la compagine.

Gli episodi dubbi, aggiunti ad almeno due interventi risolutori di Viviano, lasciano ai sardi l’amaro in bocca. La Samp prosegue comunque la sua striscia positiva portandola a 4 partite.