Sculli e il chiodo fisso della Champions: “Crederci fino alla fine”

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“Parola d’ordine crederci”. E’ fresco di festeggiamenti, tra un gradone e l’altro ha brindato con i suoi compagni al 30/esimo anno di età, per regalo si è già promesso un viaggio di sola andata in Champions League, ora l’obiettivo è diffondere il suo impulso positivo a tutto l’ambiente Lazio. Giuseppe Sculli da Locri, appena due mesi per conquistare Reja e per metabolizzare il significato di quei colori che l’hanno avvolto dalla testa ai piedi: “Sono contentissimo di essere qui, pian piano sto capendo cosi significa davvero vestire questa maglia, sono onorato e felice di aver fatto questa scelta – ha sottolineato con fierezza ai microfoni di Lazio Style Radio – All’inizio ho avuto alti e bassi, ero stato fermo da tanto tempo, ma ora sono contento di quanto sto facendo. Certo, se devo fare un primo bilancio sono molto dispiaciuto di aver perso il derby, ma credo che la Lazio sta facendo un grandissimo campionato”.

Ora ad attendere gli uomini di Reja c’è lo sprint finale: “La Champions è lì, dobbiamo provarci fino alla fine. Se per tutto il campionato siamo rimasti in queste posizioni è perché dei valori ci sono”. L’Udinese è la concorrente più temuta: “Stanno facendo delle grandi cose, ma ci siamo anche noi, siamo molto forti e possiamo raggiungere l’Europa”. Farebbe di tutto per ottenerla quella che conta, si spingerebbe fino a sperimentare pratiche iettatorie: “L’Udinese è una bella squadra, ha in Sanchez un calciatore che può fare la differenza, ma spero vivamente che qualcosa da qui alla fine debba mollarla. Gli sta girando tutto bene anche negli episodi. Speriamo che la rotta si inverta presto”.

Intanto domani si godrà la nazionale di Prandelli contro la Slovenia, tiferà per il compagno di squadra Mauri e si immaginerà con la maglia azzurra: “Si, ci penso alla nazionale, un giocatore deve sempre ambire al massimo ed è giusto che anch’io punti all’Italia, seppur senza farmi venire il mal di testa. Tra l’altro Prandelli ha dimostrato di tenere tutti in considerazione”. L’ultima battuta è sull’allergia che l’ha spaventato dopo aver siglato la doppietta al Palermo. Le analisi del sangue sono state eseguite, ma una risposta vera e propria a quanto accaduto lui ancora non l’ha avuta: “In quel momento mi ero preoccupato, poi quando sono andato al pronto soccorso mi hanno detto che non era niente di particolare. Non si sa la reazione allergica a cosa sia stata dovuta”.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]