Serie A: il punto dopo la 34esima giornata

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logo-serieaQuattro giornate al termine. La classifica di serie A va delineandosi sempre più. Virtualmente terminata la sfida per la vetta, restano aperte le competizioni per Europa League, Champions e soprattutto salvezza.

La vetta
Solo rimandata la festa scudetto della Juventus. Scontri prima del derby della “Mole” che non ha un vincitore ma solo un vinto, così come a Roma: la sportività. Sul campo decide per l’ennesima volta Vidal, in pieno recupero arrotonda le marcature Marchisio. La Juventus proverà a festeggiare lo scudetto, e stavolta indipendentemente dal risultato del Napoli, al termine del prossimo incontro, col Palermo allo Juventus Stadium: servirà una vittoria. Ben distanziato il Napoli, secondo e sempre più certo di disputare la Champions League: tre reti al Pescara tengono a bada le dirette inseguitrici.

Champions
Il successo della Fiorentina sulla Sampdoria è un segnale di vitalità tanto della squadra viola che del campionato, per qualcuno già spento di motivazioni. Ljajic mette la firma nell’incontro con Rossi, ex tecnico della “viola” da cui ricevette una serie di sganassoni in diretta TV la scorsa stagione. Ad aprire e chiudere la marcature pensano Cuadrado ed Aquilani. Il Milan, nel posticipo, deve abbandonare il fair play per operare il contro sorpasso e confermarsi al terzo posto.

Europa
Impresa “sfiorata” della Lazio a Parma che, in dieci uomini, passa all’ultimo assalto rilanciandosi in zona Europa League. Per i biancocelesti l’illusione di tre punti importantissimi che sfumano con la segnalazione del direttore di gara: rete annullata. Vana la speranza di Petkovic di poter interrompere la crisi di risultati e di goal che, da Febbraio ad ora, ha visto la Lazio scivolare dal terzo posto ai margini della zona Europa, adesso occupata in solitaria dalla Roma che, alla seconda occasione in casa (dopo il pareggio contro il Pescara di domenica scorsa), travolge il Siena con quattro reti (tre di Osvaldo). Ad inseguire i giallorossi, l’Udinese, stavolta decide Pereyra per i friulani nella gara in campo neutro contro il Cagliari. Ennesimo scivolone dell’Inter, priva della grinta (e) dei suoi giocatori migliori, che cede al Palermo tre punti salvezza restando comunque in corsa per il quinto posto.

Catania
La sconfitta a San Siro manifesta tutte le potenzialità ed i limiti del collettivo. La squadra di Maran dimostra di poter metter paura anche al Milan, in casa, portandosi per ben due volte in vantaggio e sfoderando il piglio giusto, maturo, da utilizzare in una sfida di tale risma. Ma come accade troppo di frequente, si perde nelle minuzie, specie nei minuti finali, che determinano risultati troppo penalizzanti specie se valutati globalmente adocchiando la classifica in cui il Catania può senza alcun dubbio dire di aver meritato ogni singolo punto, ed anche qualcuno in più che purtroppo non figura e che avrebbe potuto sì tenere ancora in piedi le ambizioni europee. Adesso ci sono quattro partite dinanzi per centrare il nuovo record di punti, a partire da quella contro il Siena. E soprattutto, cercare di arrivare almeno ottavi per giovare, il prossimo anno, di un miglior tabellone in Coppa Italia. Mancherà Marchese, ritornerà Spolli, saranno ancora assenti Andujar e Bellusci. Da valutare le condizioni di Alvarez.

Centro classifica
Si muovono solo Atalanta e Bologna, che si accontentano di un pari da fine stagione. Si muove anche il Parma, col già raccontato brivido finale. Il Chievo si vede così raggiunto dall’Atalanta e superato dalle altre due. Al di sotto dei veronesi, chi ancora “traballa”. Alla Sampdoria mancano pochi punti per dirsi al riparo dal pericolo retrocessione, al quale si avvicina il Torino. Ai granata, distanti quattro punti dal penultimo posto, servono adesso punti, importanti.

Prossimo avversario: Siena
Due sconfitte, pesantissime considerando i risultati delle altre concorrenti. Il Siena arriverà a Catania con un disperato bisogno di punti in ragione anche di un calendario che non andrà certo a migliorare fino al termine del torneo. Penultimo, si ritrova a rincorrere dopo esser stato lungamente rincorso ed aver faticato tanto a sopperire alla penalizzazione di sei punti senza la quale adesso sarebbe salvo, o quasi. Adesso le sorti dei senesi, sconfitti dagli etnei nella prima vittoria stagionale esterna della stagione, dipendono dai risultati di Palermo e Genoa, che saranno impegnate contro Juventus (a Torino) e Pescara (a Marassi).

Salvezza
Accade tutto in contemporanea. Il Siena, prossimo avversario casalingo del Catania, naufraga a Roma sotto i colpi di Osvaldo. Quattro reti pesanti da digerire per i bianconeri che scivolano in penultima posizione, superati da Genoa e Palermo. L’impresa della giornata è quella dei rosanero. Notevole lo scatto impresso ai siciliani dal ritorno di Sannino, che battono l’Inter grazie alla rete in avvio di Ilicic riuscendo a mantenere il vantaggio fino al termine della contesa che fa registrare il grave infortunio di Zanetti (lesione del tendine d’Achille). A smorzare l’entusiasmo del Palermo, nel secondo tempo, è il vantaggio del Genoa a Verona, rete di Borriello. In virtù degli scontri diretti, i rosanero che si eran visti quartultimi e salvi, tornano terzultimi e virtualmente retrocessi ma, più d’ogni altra squadra di fondo classifica, ancora vivi. Il Pescara, distante 10 punti dal quartultimo posto, attende solo la condanna matematica.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]