Serie A, il punto: Dove sono le grandi?

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Giornata importante di campionato, in testa così come in coda.

Punti importanti in palio, sin dal sabato pomeriggio quando, a Palermo e Parma, ci si giocano passi fondamentali in chiave salvezza.

Al Tardini, la squadra di Marino ospita il Catania del neotecnico Diego Simeone, alla prima da allenatore in Italia. Esordio amaro per il tecnico argentino che, nonostante il passivo di 2-0, può essere fiducioso se considerata soltanto la prima ora di gioco. Dopo le chiare occasioni di Lopez , Gomez e Sciacca, è Candreva a portare in vantaggio i padroni di casa. Il raddoppio è ad opera di Giovinco che bissa, dai venti metri, la punizione vincente dell’andata.

Se il Catania, classifica alla mano, non dorme sonni tranquilli, sta peggio il Brescia che, dopo una partita di sofferenza, prende goal proprio allo scadere dal Palermo di Rossi. Rosanero costantemente pericolosi per tutto l’arco del match: porta stregata, tra parate e conclusioni di poco a lato, fino alla punizione di Biava, bravo a mettere dentro un pallone che regala tre punti al club di Zamparini, adesso nuovamente a ridosso della zona Champions. Brescia fermo a quota diciotto in penultima posizione.

Nell’anticipo serale la Roma di Ranieri, nonostante un clima poco sereno in settimana, ritrova vittoria e tre punti contro un Cagliari voglioso, il cui passivo di 3-0 a fine gara risulta essere eccessivamente pesante. Fondamentale nell’economia della gara il penalty più che generoso assegnato ai giallorossi nel primo tempo per sospetto atterramento di De Rossi.

In chiave salvezza è sempre più inguaiato il Bari di Ventura, fermo ancora a quota quattordici con un ritardo di ben sei punti dal quartultimo posto. Pur combattendo e mostrando un bel gioco, i pugliesi escono sconfitti per 2-0 dal San Nicola complice un bel Napoli trascinato da Lavezzi e Cavani, entrambi ancora una volta in rete. I partenopei diventano i diretti rivali del Milan in chiave salvezza, a quota quaranta punti.

Napoli che distacca la Lazio oggi sconfitta in quel di Bologna. Gara vibrante fin dai primi minuti con i laziali a passare in vantaggio per poi essere ripresi e superati già nell’arco del primo tempo. Nella ripresa Di Vaio chiude i conti con il definitivo 3-1. Brutte scene a Bologna dove, a più riprese, i giocatori danno vita ad una mega rissa. Due gli espulsi, ulteriori sviluppi dal giudice sportivo.

Cade per la prima volta l’Inter di Leonardo, sconfitta da una Udinese irresistibile. Avanti i nerazzurri con Stankovic, all’intervallo il punteggio è già ribaltato sul 2-1. L’Inter reclama ad inizio ripresa per la mancata concessione di un rigore su Cambiasso; ma la superiorità degli avversari è evidente così come ingenuo appare Castellazzi in due dei tre goal che la sua squadra subisce. Finisce 3-1, tutto da rifare per la (rin)corsa scudetto.

Si ferma pure la Juventus di Del Neri in quel di Genova, dove la Sampdoria tiene bene il campo, soffrendo soltanto nel finale. Tanti gli infortuni durante il match così come i cartellini gialli, ben otto. Finisce 0-0 un match equilibrato e bello da vedere.

Chiudono il quadro i pareggi di Firenze (Fiorentina-Lecce 1-1) e Verona (Chievo-Genoa 0-0).

[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]